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Guido Bertolaso, badilata sui virologi: "I tifosi dell'Inter? Perché sarei sceso in piazza anche io"

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Fuor d'ipocrisia. Guido Bertolaso sarebbe sceso in piazza con gli altri tifosi, se a vincere lo scudetto fosse stata la "sua" Roma. Il responsabile della campagna vaccinale della Regione Lombardia, intervistato dal Corriere della Sera, incassa il successo del suo operato ("A fine maggio potrei seguire la campagna a distanza. Poi se a giugno dovessero arrivare altre 25 milioni di dosi per cui possiamo forzare i ritmi, potrei tornare per assestare il piano"), definisce la Lombardia la "locomotiva" dell'immunizzazione ("Dei 10 milioni di lombardi, dobbiamo vaccinarne circa 6.700.000. Siamo a 3.500.000 con una dose e sopra il milione immunizzate. A maggio contiamo di fare altre 3 milioni di somministrazioni") e guarda con un certo, sorprendente distacco a quanto accaduto domenica pomeriggio in piazza Duomo, con 50mila tifosi dell'Inter in strada, un maxi-assembramento  per festeggiare lo scudetto appena vinto.

 

 

 

 



"Se la Roma avesse vinto l'Europa League, cosa improbabile dopo i 6 gol presi a Manchester, non nascondo che magari l'avrei fatto anch'io - spiega al Corsera l'ex capo della Protezione civile, ironizzando laddove molti virologi stanno già drammatizzando -. È da condannare, ma da tifoso capisco che si voglia esultare dopo un anno in cui non si è potuto mai andare allo stadio per sfogare la propria passione. Se ci saranno problemi fra due settimane li affronteremo". Sperando che "la macchina" riceva il giusto carburante: "Per usare una metafora calcistica ho detto che abbiamo un ritmo da Champions League, facciamo ogni giorno oltre un quinto delle somministrazioni nazionali. Vincere lo scudetto dipende da quante dosi riusciranno a darci. Noi potremmo farne anche 150 mila al giorno, ma ci chiedono una velocità di crociera di 85/90 mila".

 

 

 

 

E quando la missione sarà completata, c'è chi spera ancora di vederlo tornare a Roma, ma come candidato sindaco per il centrodestra: "Ho ringraziato ma non ho cambiato idea. Sono sicuro, gli ho detto di cercarsi qualcun altro", sembra chiudere una volta per tutte la questione. Anche perché nel suo futuro ci potrebbe essere un'altra probante missione: "Ci sono amici che mi chiedono di andare ad organizzare la campagna vaccinale in Africa. Mi piacerebbe anche andare al Polo Sud in barca". Forse, meno impegnativo che rimetter in carreggiata la Capitale.

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