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L'Aria che tira, Daniela Santanché sul Ddl Zan: "Vige il pensiero unico. Se non sei d'accordo sei minacciato di morte"

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"Qui vige il pensiero unico. Se tu non sei d'accordo col Ddl Zan sei insultato e minacciato di morte, te ne dicono di tutti i colori": Daniela Santanché parla in questi termini del Ddl Zan a L'Aria che tira su La7, in collegamento con Myrta Merlino. Il disegno di legge contro l'omotransfobia ha fatto tanto discutere negli ultimi giorni, soprattutto dopo l'intervento di Fedez sul palco del concertone del Primo Maggio, in diretta su Rai 3.

 

 

 

"Questo la dice lunga su quanto è stata ideologizzata questa proposta di legge. Non c’è un dibattito sereno, dove è possibile esprimere la propria opinione", ha continuato la senatrice di Fratelli d'Italia. Seguita subito dopo dalla padrona di casa, che ha detto: "Io vorrei smettere di dover raccontare e commentare in questa trasmissione fatti di cronaca in cui vengono presi a calci e pugni dei ragazzini perché non hanno un’aria abbastanza virile o perché non si capisce di che sesso sono. Quella roba lì mi fa orrore".

 

 

 

Immediata la replica della Santanchè: "È già punito questo ed è sancito dal codice penale. Nessuno può essere picchiato, insultato o diffamato". "Si ma con il Ddl Zan ci sarebbe un’aggravante", ha controbattuto la Merlino. L'ospite, però, non ha voluto sentire ragioni e ha risposto: "Ma lei vuole le aggravanti per categorie? Lei pensa che il nostro futuro come Paese è di mettere delle aggravanti per ogni categoria? In quel caso ci sarebbe discriminazione".

 

 

 

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