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Non è l'Arena, Michele Santoro sul caso Fedez: "Chi ha cancellato la libertà in Rai", badilata alla sinistra

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La puntata del 2 maggio di Non è l’Arena si è aperto con il faccia a faccia tra Massimo Giletti e Michele Santoro. Ovviamente il primo argomento affrontato non poteva che essere quello di Fedez, che dal palco del concertone del primo maggio ha attaccato la Lega sul ddl Zan e imbarazzato i vertici di viale Mazzini, che avevano provato a censurarlo. “Salini dice che Rai3 non ha mai censurato Fedez. Ci credo, non c’è più bisogno di censurare nessuno perché non c’è più libertà”, ha esordito l’ex conduttore di viale Mazzini, tornato in tv su La7 nell’ultima settimana. 

 

 

“Tutti si sono precipitati a ringraziare Fedez, ma chi è che ha cancellato il profumo di libertà dalla Rai?”, ha domandato Santoro, che poi si è risposto da solo: “Conte e il Pd, poi anche Salvini e la Meloni. In pandemia è successo che si è venuta a creare una piccola Italia. In un momento in cui i lavoratori dello spettacolo erano in gravissima difficoltà, la Rai si è auto-ridotta sia come forza lavoro negli studi che come format dei programmi, ha assecondato l’andamento della pandemia, invece doveva essere il centro di risposta per i lavoratori dello spettacolo”. 

 

 

“Non si può accettare che all’interno del servizio pubblico venga intimato di non usare certe parole e certi nomi - ha rincarato la dose Santoro - io penso che Fedez e mille persone come lui sarebbero la ragione per cui pagheremmo volentieri il canone. Io non lo pago volentieri perché vedo Salvini che parla senza contraddittorio e altri politici che arrivano davanti alle telecamere, fanno le loro comunicazioni e i giornalisti non pongono mezza domanda”. 

 

 

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