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Ciro Grillo, uno degli amici si smarca: "Io stavo dormendo". Indiscrezioni: il ruolo decisivo di video e foto

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Gli amici di Ciro Grillo stanno provando a tirarsi fuori da una vicenda che è esplosa a livello mediatico dopo il video pubblicato da Beppe Grillo, che ha difeso il figlio in maniera tanto disperata quanto incauta. La presunta notte di follia del 17 luglio 2019 avvenuta in un residence di Porto Cervo di proprietà del garante del M5s si è arricchita di nuovi dettagli: dopo che Vittorio Lauria, uno degli indagati, è intervenuto a Non è l’Arena per dissociarsi dal messaggio di Grillo senior, ora è emerso dalle carte dell’inchiesta una presa di posizione autonoma da parte di uno dei quattro amici coinvolti. 

 

 

Lo scrive La Stampa, che fa il nome di Francesco Corsiglia: il 22enne avrebbe raccontato una versione diversa da quella di Ciro e degli altri ragazzi. Ha ammesso di essere stato presente quella notte incriminata, ma ha sottolineato di non avere nulla a che fare con il presunto stupro di gruppo. Corsiglia avrebbe avuto un rapporto sessuale consenziente con Silvia, la ragazza che ha poi denunciato il gruppo di amici una volta tornata a Milano: dopo si sarebbe addormentato

 

 

A confermare la versione di Corsiglia e quindi lo smarcamento dagli altri ragazzi ci sarebbero delle prove importanti: il 22enne è l’unico che non compare in foto e video fondamentali secondo i magistrati per provare lo stupro. In particolare, fa notare sempre La Stampa, Corsiglia è assente da un selfie trovato in uno dei cellulari sequestrati in cui Ciro Grillo si è immortalato con gli altri due ragazzi durante il rapporto con Silvia. 

 

 

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