Quarta Repubblica, Matteo Bassetti: "Covid, 200 pazienti e nessun morto". Perché 'scordano' gli anticorpi monoclonali?
Le cure efficaci contro il coronavirus esistono, non sono un miraggio. Lo ha sostenuto Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova, durante un'intervista a Quarta Repubblica su Rete 4. Ospite di Nicola Porro, l'esperto ha fatto sapere che "le cure ci sono eccome, per esempio gli anticorpi monoclonali". E ancora: "Chi li usa, come sto facendo io, ha degli ottimi risultati e riducono gli eventi morte e le ospedalizzazioni. Da noi circa 200 persone sono state trattate così senza nessun decesso".
Già un mese fa Bassetti aveva annunciato l'inizio del trattamento dei pazienti positivi del suo ospedale con i monoclonali. "Meglio tardi che mai. Abbiamo già trattato 6 pazienti con gli anticorpi monoclonali all’ospedale San Martino di Genova - aveva detto in un'intervista -. Questo significa, di fatto, che ho evitato di ricoverare 6 persone in un reparto con appena 25 posti letto. Adesso stanno tutti bene, sono a casa e le cose stanno funzionando. Tra questi, oltre al primo paziente di 71 anni, c’è anche un giovane di 31 anni con trapianto di reni e con diverse patologie".
In trasmissione, poi, si è parlato anche della tanto discussa misura del coprifuoco, ora fissato alle 22. "Non c'è un'evidenza scientifica che dimostri che il coprifuoco da solo possa ridurre i contagi", ha sottolineato Bassetti. Una tesi sposata in pieno dall'immunologa Antonella Viola, che qualche giorno fa su Facebook ha spiegato: "La chiusura alle 22, a fronte di un beneficio del tutto discutibile per i contagi, crea un danno enorme ai ristoratori. Farla slittare alle 23 permetterebbe ai ristoratori di affrontare con maggiore fiducia la ripartenza. Così come aiuterebbe il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalle restrizioni. E non cambierebbe invece nulla dal punto di vista dei contagi, a patto che continuino i controlli".