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Matteo Bassetti, a L'aria che tira il dossier con cui inchioda Speranza: "Coprifuoco? Terrorismo, nessuna base scientifica"

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Anche Matteo Bassetti contro il coprifuoco. Ospite de L'Aria Che Tira, l'infettivologo del San Martino di Genova nutre parecchi dubbi sulle reali motivazioni dietro alla misura anti-Covid nuovamente confermata. "Non c'è una valenza scientifica che comprovi che il coprifuoco funziona di più rispetto ad altre misure - esordisce in collegamento con Myrta Merlino su La7 portando con sè uno studio della Oxford University-. A chi va in giro rispondiamo solo col terrorismo e coi divieti in maniera confusionaria". I numeri infatti parlano chiaro: "Nonostante siamo da sei mesi con una limitazione della circolazione dalle 22 alle 6 e i locali sono chiusi, mi pare che i contagi siano continuati a crescere in misura importante. Bisogna pensare in maniera completamente diversa perché sembra che l'unico luogo dove avvengono i contagi siano i ristoranti, i bar e quando si fa la movida". 

 

 

Zero invece attenzione ai mezzi pubblici che ogni giorno devono fare i contri con affollamenti di persone. Ma Bassetti tiene a far chiarezza anche sulla comunicazione utilizzata per l'ennesima variante del coronavirus, quella indiana: "Quella di Speranza è una misura cosmetica. È il frutto di due varianti che conoscevamo e che si sono messe insieme, la californiana e la giapponese. Sono delle mutazioni che avvengono a livello della proteina Spike. La variante indiana è più contagiosa ma non possiamo dire né che è più letale né che i vaccini la bucano, evitiamo terrorismo", ribadisce in riferimento alla decisione del ministro della Salute di impedire gli arrivi dall'India.

 

 

Nel suo lungo intervento l'infettivologo non può lesinare critiche sull'Unione europea, più volte finita nel mirino per la pessima gestione dell'emergenza. E ancora una volta non si smentisce: "Adesso lo dice anche l'Europa, col solito ritardo di due mesi. Se vaccinato non devi fare né il tampone né la quarantena. Se si dà questa informazione ci sarà un incentivo a vaccinarsi". A dirlo per primi sono stati niente di meno di Alberto Zangrillo e Roberto Burioni. I due esperti hanno diffuso la notizia pubblicando una foto che li ritrae uno accanto all'altro, senza mascherina: "Sono due persone intelligenti e dicono cose di buonsenso". Infatti nello scatto non mancava la precisazione: siamo vaccinati e possiamo farlo.

 

 

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