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Stasera Italia, Matteo Bassetti picchia duro contro Mario Draghi: "Scelta incomprensibile", uno schiaffo alla scienza

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Matteo Bassetti a Stasera Italia, il programma di approfondimento politico di Rete 4 sotto la conduzione di Barbara Palombelli, ha parlato di vaccino e vaccinazioni. L’EMA, l’agenzia europea del farmaco, dopo ulteriori accertamenti ha dato il via libera con la seconda somministrazione del vaccino AstraZeneca. La conduttrice ha così chiesto il parere del direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. "Bisogna pensare che già dopo la prima inoculazione vi è una riduzione del 75 per certo dei contagi. Dobbiamo seguire l’esempio della Gran Bretagna e allungare la distanza tra una somministrazione e l’altra. In modo tale da vaccinare più persone. Inoltre non si sa bene quanto dureranno le difese contro il virus, bisogna tenere sotto controllo gli anticorpi. Ma dobbiamo abituarci al fatto che ogni 10 o 12 mesi tutti dovremmo sottoporci alla vaccinazione. Una volta l’anno bisogna vaccinarci contro il Covid, contro l’influenza stagionale e così via”, ha precisato Bassetti.

 

 

 

Sul decreto riaperture, Bassetti si dice favorevole, ma non sul mantenimento del coprifuoco: "Da medico trovo difficoltà a comprendere la cocciutaggine con cui si è voluto difendere questa misura. Non esiste un lavoro scientifico o una pubblicazione che dice che se il ristorante sta aperto fino alle 23 le persone si contagiano di più. In questa fase, bisogna imparare a convivere col virus. Anche dopo aver vaccinato noi continueremo ad avere dei casi perché ci dovremo convivere, succederà nel prossimo autunno e nel prossimo inverno", precisa Bassetti.

 

 

 

 

Infine Bassetti chiarisce che, "bisogna arrivare ad una convivenza con questo virus. Bisogna instillare alle persone le regole per proteggersi dal Covid non dare delle misure che poi non vengono rispettate dai cittadini. Continuare ad imporre delle misure restrittive non risolve nulla, anche perché un rigore scientifico non c’è. Basta vedere i luoghi di maggiore contagio che sono: le famiglie, i luoghi di lavoro, gli ospedali e i mezzi pubblici. La misura della chiusura dalle 22 alle 6 non mi pare che abbia prodotto dei risultati sui contagi”, conclude Bassetti.

 

 

 

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