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Coprifuoco, Massimo Cacciari contro Roberto Speranza: "Norma assurda e senza senso"

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Da libero pensatore di sinistra sul coprifuoco Massimo Cacciari è dalla parte di Matteo Salvini. Con il nuovo decreto appena approvato, il governo conferma l'obbligo di tornare nella propria abitazione entro le 22. "Una norma - la definisce l'ex sindaco di Venezia - senza senso. Sfido chiunque a dire che quello che conta contro la diffusione dell'epidemia è l'orario di chiusura dei ristoranti e non il rispetto di precise, attuabili e verificabili regole anti-contagio. Per cui si arriva all'assurdo di stabilire che fino alle 22 non ci si contagia, dopo sì". Un attacco quello di Cacciari sulle colonne di Italia Oggi che prende di mira tutti, nessuno escluso. Neppure Roberto Speranza contro cui Fratelli d'Italia ha lanciato una raccolta firme a favore di una mozione di sfiducia. "Non so quanto abbia sbagliato il ministro della Salute nella gestione dell'epidemia ma di certo in Europa, nonostante i nostri siano stati i lockdown più lunghi, siamo quelli messi peggio dal punto di vista economico, sociale e purtroppo anche di vittime per Covid". Insomma, un vero e proprio flop.

 

 

Il filosofo però non ripone grande affidamento in un cambiamento. I ministri della Lega si sono sì astenuti sul decreto riaperture, ma da lì a vederci un segnale di crisi ce ne passa. "Matteo Salvini - è il parere di Cacciari - si è voluto mettere una medaglietta, ha fatto un atto di presenza e basta. Ma dal governo non schiodano". Neanche Enrico Letta viene risparmiato: "Non ho sentito ancora niente sui contenuti, che abbia parlato di un programma non mi è parso, ancora sto aspettando di farmi un'idea. Forse dirà qualcosa al congresso quando si farà. Quello che è certo è che, a prescindere, il Pd è il partito pilastro di ogni governo di turno". E senza che venga eletto dal popolo. 

 

 

Per non parlare poi del Movimento 5 Stelle che dopo la caduta e forse l'ascesa di Giuseppe Conte deve ora pensare alla polemica che ha travolto Beppe Grillo. Il garante ha diffuso un video in difesa del figlio Ciro, accusato di stupro. Nulla di più "indecente" per il filosofo: "Invece di precipitarsi a chiedere scusa alla ragazza e alla famiglia. Ma che possa questo avere un riflesso politico lo escluderei: gli italiani da 30 anni a questa parte ne hanno viste di tutti i colori sul piano etico, sono vaccinati a ogni barbarie".

 

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