Otto e mezzo, Massimo Galli "sconsolato": "Vi ricordate cosa dicevamo l'anno scorso?". Lilli Gruber sconcertata
"La vedo disperato". "Sconsolato". Lilli Gruber incalza Massimo Galli, in collegamento a Otto e mezzo su La7, e il virologo dell'ospedale Sacco di Milano allarga le braccia. Pochi minuti prima aveva definito "un rischio calcolato male" la decisione del premier Mario Draghi di riaprire, gradualmente, bar, ristoranti e scuole dal 26 aprile.
"Ricordate l'anno scorso tutta la storia che il virus all'aperto non sarebbe circolato? - riprende il discorso Galli - Da settembre in poi c'è stata la seconda ondata... e allora?". Come dire, stiamo andando incontro al disastro col sorriso sulle labbra. "Ma i suoi colleghi del Cts sbagliano?", gli chiede una costernata Gruber. "La mia opinione è diversa, sarei felicissimo delle riaperture domani ma con questo tipo di messaggio, se tanto mi dà tanto e tutto succede come sempre è successo, la previsione è facile. Sarei felicissimo se avessi torto, ma non scommetto".
Quindi una risposta a chi lo ha etichettato "una cassandra" in tutti questi mesi: "Piacere alla gente e fare le cose perché uno poi ha l'approvazione è maledettamente comodo, non sarò ma il piacione di turno nell'andare a dire che in una situazione come questa si potrà prevedere uno sviluppo tranquillo e liscio. Ci avessero dato 2 settimane in più di vaccinazioni prima di parlare di riaperture in questi termini forse ci saremmo trovato in una situazione più favorevole. Vi ricordo che in giro abbiamo solo variante inglese in questo momento, che ha il 40% in più di capacità di trasmissione rispetto a quelle che avevamo l'anno scorso".