PiazzaPulita, lo sfogo di Guido Crosetto: "Il fatto che accettiamo il coprifuoco mi sconvolge"
"La politica avrebbe dovuto evitare in questi mesi che la disperazione crescesse a fianco alla miseria": la pensa così Guido Crosetto che, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, ha spiegato: "Noi abbiamo obbligato delle persone a rimanere chiuse, ma quelle persone per ogni mese di chiusura accumulano costi, affitto, scadenze, debiti bancari". C'è un'enorme differenza, secondo il coordinatore di Fratelli D'Italia, tra chi ha deciso e stabilito le regole e le misure restrittive e chi è stato costretto a rispettarle.
"Chi commenta e chi ha deciso queste misure ha continuato a ricevere lo stipendio a fine mese, quindi non si è reso conto fino in fondo di cosa è successo all'altra parte del Paese - ha proseguito Crosetto -. E infatti sono cresciuti i depositi bancari, il che significa che una parte del Paese che ha continuato ad avere il suo reddito, non potendolo spendere né per muoversi né per andare al ristorante, è diventata più ricca". Dall'altre parte, però, come ha fatto notare l'imprenditore c'è "la disperazione di chi dice che non può pagare l'asilo al figlio o che non può comprare l'uovo di Pasqua al figlio. Quanto può rimanere civile?".
"Quanti sono i positivi", Galli e il vero numero di contagi: Italia, cifre da tragedia?
Come ha più volte ribadito, poi, Guido Crosetto ha espresso tutti i suoi dubbi sull'irragionevolezza di alcune delle misure prese contro il Covid: "Uno deve spiegarmi dal punto di vista sanitario perché una tabaccheria da 30 metri quadri rimane aperta dall'inizio della pandemia e accanto un negozio che vende scarpe e vestiti, magari di 150 metri, deve rimanere chiuso". Un'altra misura che stenta a comprendere e accettare, inoltre, è quella del coprifuoco: "Al di là del momento straordinario, il fatto che io non possa decidere di uscire di casa alle 22 e 30 per farmi una passeggiata e il fatto che lo accettiamo come se fosse una cosa normale mi sconvolge".