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Aperture, strepitoso sfogo di Claudio Borghi: "Strage a teatro, tirate fuori le prove". Che schiaffoni a Roberto Speranza

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"Perché certe attività sono chiuse? Non abbiamo nessuna prova che tenere aperto un teatro con delle regole ben specifiche faccia disastri epidemiologici": Claudio Borghi della Lega, ospite di Gaia Tortora a Omnibus su La7, ha insistito sulla necessità di far ripartire il Paese il prima possibile. A tal proposito, il deputato ha fatto l'esempio di un altro Stato, molto meno chiuso del nostro: "In Spagna i teatri e i cinema sono aperti da agosto dell'anno scorso e lì hanno una frazione dei nostri ricoverati e contagiati in questo momento". E chissà come fischieranno le orecchie a Roberto Speranza, capo-ultrà del fronte "chiusurista".

 

 

 

Borghi ha fatto presente anche che in molte zone della Spagna i ristoranti non solo non sono chiusi, ma hanno anche la possibilità di rimanere aperti fino alle 11 di sera. "C'è una strage oggi in Spagna? No, ci sono molti meno contagi che da noi. E questo lo confermano anche diversi studi di bravi epidemiologi". Il deputato leghista ha ricordato, per esempio, le ricerche secondo le quali all'aperto ci si contagia meno.

 

 

 

"Perché non si può fare come la Spagna o altri Paesi e si prende atto che si sono chiuse con molta leggerezza delle categorie molto importanti e non si ritorna a vivere? A me questo discorso piacerebbe farlo in Parlamento, invece da quando è iniziata la pandemia il Parlamento non si esprime, il governo va avanti a decreti e dpcm". Quando l'altra ospite della trasmissione, la giornalista Laura Tecce, ha fatto notare che adesso la Lega è al governo e potrebbe farsi sentire di più, Borghi ha risposto: "E infatti adesso grazie alla nostra presenza in Parlamento si parla più insistentemente di riaperture".

 

 

 

 

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