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Mario Draghi, indiscreto Dagospia: "Con quali parole ha licenziato Arcuri". Una umiliazione doppia

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Poche parole, ed è morte politica. Mario Draghi, secondo Dagospia, sarebbe diventato il terrore nei Palazzi romani anche a causa di una formula, altamente burocratica, con cui annuncia con stringatezza l'imminente licenziamento del malcapitato (alto) funzionario. "Per ragioni di opportunità, è meglio che lei...". Sarebbe questa, spiega il sito di gossip politico fondato e diretto da Roberto D'Agostino, la frase con cui il premier avrebbe reso noto il siluramento a Domenico Arcuri, ex potentissimo commissario all'emergenza Covid e simbolo del "sistema" messo in piedi un anno fa dall'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non solo Arcuri, visto che Draghi ha congedato anche il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, a sua volta un pilastro della gestione (fallimentare) della pandemia messa in atto dal precedente governo. 

 

 

 

 

"Nei Palazzi romani hanno già memorizzato la frase lapidaria con cui il gesuita Mario Draghi annuncia il siluramento alle persone di cui si vuole liberare". Un retaggio forse dei decenni trascorsi tra Bankitalia e Banca centrale europea, in cui le frizioni inevitabili tra i dirigenti dovevano venire sopite almeno verbalmente, per non dare adito a gossip e imbarazzanti indiscrezioni giornalistiche. Ma ora a Palazzo Koch ed Eurotower si è sostituito Palazzo Chigi, cuore pulsante di ogni "voce" romana, e così come in un telefono senza fili quello che doveva rimanere tra quelle quattro pesantissime mura è finito, come da tradizione, spiattellato sui siti e sui social. Draghi, immaginiamo, farà spallucce. Chi teme per la propria poltrona, invece, da oggi saprà cosa immaginarsi quando sentirà quella frase ferale.

 

 

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