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L'aria che tira, Pietro Senaldi e la 26enne colpita da trombosi cerebrale: "La conosco, ma il vaccino lo farei comunque"

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A L'Aria che Tira, programma condotto da Myrta Merlino e in onda su La7 si parla di vaccini. Tra gli ospiti il direttore di Libero Pietro Senaldi che dice la sua: "Faccio una premessa. Se avessi la possibilità di vaccinarmi lo farei immediatamente. Ovviamente, vista la crisi dei vaccini mi toccherà a luglio, agosto, forse settembre, ma lo farei subito." "Lo faresti con qualsiasi vaccino" gli chiede la Merlino "Con tutti sì" risponde con fermezza Senaldi e aggiunge "Non è una questione di chi ha gli strumenti per capire e non capire. Siamo 60 milioni in Italia, e nemmeno il più grande e migliore comunicatore di tutti i tempi sarebbe in grado di convincerli tutti a vaccinarsi".

 

 

"Se siamo in guerra come si dice, perché non ci si prende la responsabilità di fare la vaccinazione obbligatoria, come era ai tempi di quando io sono nato: neanche parlavo ne camminavo, mi hanno fatto il vaccino e nessuno mi ha chiesto niente". "Lo Stato secondo me serve per prendersi queste responsabilità, almeno dai 60 anni in su" prosegue Pietro Senaldi. Le recenti polemiche attorno ad AstraZeneca e ora anche riguardo al nuovo preparato di Johnson & Johnson, non hanno fatto che alimentare la confusione attorno ai vaccini in generale, portando a un calo delle prenotazioni. 

 

 

"Io vivo a Milano da cinquant'anni" continua il direttore di Libero "a te sembrerà strano, ma non ho conosciuto, per fortuna, nessuna persona che è morta di Covid. La ragazza di 26 anni in rianimazione, in seguito alla trombosi avvenuta dopo alla somministrazione del vaccino, la conosco" afferma Senaldi nel silenzio totale dello studio televisivo. Visibilmente colpita anche la conduttrice che esclama: "No. Pensa te." "A me ha colpito questa cosa" la interrompe Senaldi, ma ripeto che il vaccino lo farei comunque" conclude. 

 

 

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