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Rita Dalla Chiesa contro Michela Murgia: "Finta femminista, rancorosa e con la coda di paglia. A farmi paura sei tu"

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Rita Dalla Chiesa, dopo aver ascoltatol'intervento di Michela Murgia a DiMartedì, la scorsa settimana su La7, prende carta e penna e le scrive una lettera, pubblicata su ItaliaOggi. "Io credo che lei un militare non lo abbia mai incontrato e che l'idea di uniforme (non divisa), Murgia, da scrittrice riformatrice del vocabolario quale lei dice di essere, dovrebbe sapere che divisa e uniforme non sono sinonimi - sia poco definita nella sua mente".

Quindi attacca: "Iniziamo a capire chi è l'uomo che lei ha tanto disprezzato. Il generale Figliuolo si è formato nella gloriosa Accademia Militare di Modena, che da diversi secoli si occupa di formare i futuri ufficiali dell'Esercito Italiano e dell'Arma dei Carabinieri", "persone, senza distinzione di genere, visto che di recente è aperta anche alle donne, che sono prima di tutto padri, madri, sorelle, fratelli che hanno fatto dell'amore per la Patria la loro priorità. Non certo dittatori". 

 

 

Quando "si serve la Patria", le ricorda la Dalla Chiesa, "l'uniforme diventa una seconda pelle, con il caldo, con il freddo, quando si salvano vite umane. Non vorrei dirglielo, ma nelle zone ad alto rischio, dove le nostre Forze Armate vanno a prestare soccorso, non ci si veste color arcobaleno con le piume, si indossa un'uniforme. Niente dittatori lì, ma persone che fanno del bene, eroi". E gli eroi, spiega Rita alla Murgia, "non sono tutti maschi, ma anche donne, sia civili che in uniforme, ma forse lei questo non lo sa, occupata com' è a portare la figura di finta femminista impegnata da un salotto televisivo all'altro, tra podcast e dirette instagram non ne ha davvero il tempo. Lo capisco".

La Dalla Chiesa è un fiume in piena: "Secondo le sue affermazioni, quando vede un uomo in divisa, si spaventa sempre, non si sente più al sicuro; cosa la spaventa nella tenuta del generale Figliuolo? La mimetica? Il cappello da Alpino con la piuma? A me vien da pensare che lei abbia un po' la coda di paglia: forse lo sa da sé che nel parapiglia sinistroide della pandemia l'unica cosa da fare era mettere un po' di rigore militare. Ma non voglio farne una questione di colore politico". E poi cosa c'è da aver paura, le chiede ancora. "A me, onestamente, faceva più paura Arcuri nel ruolo di commissario, un individuo totalmente disorganizzato e inesperto".

 

 

"E mi farebbe più paura incontrare Lei, con la sua tenuta stereotipata da conoscitrice del mondo rancorosa, sempre alla ricerca di una parola sbagliata per giudicare, denunciare con livore, massacrare", affonda la Dalla Chiesa. "Non so, ma se io penso agli uomini in uniforme nostri connazionali visti in tv mi vengono subito in mente il generale Dalla Chiesa o il Capitano De Caprio detto Ultimo, tanto per farle un paio di esempi. Non proprio due dittatori spaventosi".  E conclude: "Cara Murgia, le do un consiglio: torni in Sardegna a guardare il suo bel mare e la smetta di voler fare la rappresentante del politicamente corretto", "a lungo andare farà solo brutte figure, come questa".

 

 

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