DiMartedì, Giuliano Cazzola sui vaccini: "Chiunque ha una possibilità di morire per qualunque cosa, io ho rischiato per un'infiammazione"
I nuovi vaccini anti-Covid insospettiscono l'economista Giuliano Cazzola che, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, ha spiegato il suo punto di vista: "Per fare un vaccino, si sa, ci vogliono degli anni e ci sono state delle epidemie per le quali non si è stati nemmeno in grado di trovare un vaccino. In questo caso invece si è investito moltissimo e il vaccino è venuto fuori in pochi mesi. Però la natura non fa dei salti, evidentemente bisognerà lavorare ancora su questi vaccini".
Le ultime notizie sul farmaco di Johnson&Johnson ovviamente non tranquillizzano: il vaccino è stato sospeso per il momento negli Usa dopo sei casi sospetti di trombosi in seguito alla somministrazione. Lo stesso che era accaduto con AstraZeneca in Europa diverse settimane fa. In quest'ultimo caso, il fenomeno della trombosi è stato inserito tra i rari effetti collaterali del vaccino anglo-svedese. Cazzola, però, non è d'accordo con chi dice che le probabilità di morire a causa di un'iniezione sono basse. "Quando si dice che col vaccino 'muore uno su un milione', e se sono io? Chi lo dice è un cretino. Chiunque ha una possibilità di morire per qualunque cosa".
A tal proposito l'ospite di Floris ha parlato di una sua esperienza personale: "Io due anni fa per esempio ho rischiato di morire per una banale infiammazione alla cistifellea". Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in studio a DiMartedì, ha invece spiegato che per ora il vaccino di Johnson&Johnson è bloccato, ma prima di fare qualsiasi tipo di annuncio è necessario aspettare che si pronunci l'Ema.