Vittorio Feltri, "Luca Palamara migliore magistrato italiano". La prova? È nelle carte in Procura
"Il miglior magistrato italiano è Palamara: infatti ha denunciato un numero altissimo di colleghi che purtroppo la faranno franca. Cane non mangia cane". Un paradosso può definirsi l'ultimo tweet di Vittorio Feltri, l'ennesimo siluro alla magistratura da parte del direttore e fondatore di Libero. Un ipotetico premio proprio a Luca Palamara, sotto inchiesta per corruzione, che poi con el sue dichiarazioni e con un libro scritto assieme ad Alessandro Sallusti ha scoperchiato il marcio che esiste anche nella magistratura.
L'ex presidente dell'Anm ha rivelato le "relazioni pericolose" tra magistratura e politica che lo stesso Feltri ha sempre denunciato soprattutto l'ipocrisia che regna sovrana in queste situazioni. Ieri, lunedì 12 aprile, nel suo pezzo di prima pagina ha intervistato Tiziana Parenti, ex pm del pool di Mani Pulite e oggi magistrato, che ha confermato i gravi errori che la magistratura continua a compiere.
Ma politica e giustizia devono essere due poteri separati? Ha chiesto Feltri alla Parenti. "Premettiamo che la magistratura è un soggetto politico. Quando sessanta milioni di italiani ti chiedono di garantire i loro diritti, sei di fatto un soggetto politico. Senza considerare che i contatti tra politici e i vertici della magistratura esistono da sempre. Quando ci sono entrata io, nel 1980, c'erano già da anni. La cosa non ci deve meravigliare. Il vicepresidente del Csm è eletto dal Parlamento e i magistrati sono ovunque, dai gabinetti dei ministri al Parlamento, nelle diverse istituzioni". E quindi che fare? "Non scandalizzarsi e rendere trasparenti quei rapporti tra politica e giustizia che esistono e continueranno ad esistere", ha spiegato la Parenti.