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Gregoretti, Guido Crosetto: "Matteo Salvini poteva fare il ministro". Una pesantissima accusa, altra vergogna dei magistrati

Guido Crosetto

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Il fatto non sussiste secondo il pm di Catania, Andrea Bonomo, che ha avanzato la richiesta di non luogo a procedere per Matteo Salvini. Il caso è sempre quello della nave Gregoretti, sulla quale l’ex ministro dell’Interno ha tenuto fermi 131 migranti nell’estate del 2019. Immediate sono arrivate le reazioni dal mondo della politica, e non solo. Guido Crosetto è stato tra i primi a commentare la richiesta di Bonomo: “L’inchiesta su Salvini a Catania si chiude con un pm che dice che il ministro dell’Interno poteva fare il ministro dell’Interno”. 

 

 

“La cosa che più mi ferisce - ha aggiunto in un tweet l’ex fondatore di Fratelli d’Italia - è che tutti abbiano accettato che fosse la magistratura a definire la discrezionalità dell’azione politica”. Da questo punto di vista, il pm Bonomo ha rimesso le cose al proprio posto: “Il governo condivideva le valutazioni dell’ex ministro e condivideva la sua linea politica, che era quella della collocazione dei migranti. Non che sia giusto e condivisibile - ha dichiarato rivolgendosi al gup Nunzio Sarpietro - ma si può ritenere che Salvini abbia violato le convenzioni internazionali? Si può definire illegittima la sua scelta di tardare lo sbarco? A mio avviso no. Non dico che moralmente o politicamente la scelta sia stata giusta ma non spetta a noi dirlo”. 

 

 

In queste ultime cinque parole è racchiuso tutto il senso di un’accusa di sequestro di persona che non ha alcun motivo di esistere, come d’altronde ha sempre sostenuto Giulia Bongiorno, legale dell’ex ministro: “Quando si muoveva lo faceva sempre esprimendo una linea politica del governo. Non c’era l’obbligo di sbarco immediato, ma le convenzioni internazionali riconoscono una certa flessibilità. Non perché vogliano tenere i migranti a bordo ma perché è giusto che ci sia un coordinamento”. 

 

 

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