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Filippo di Edimburgo "attratto dalle belle donne, compresa mia moglie". Antonio Caprarica, grosso imbarazzo a Buckingham Palace

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Incorreggibile Filippo di Edimburgo. Il principe consorte della Regina Elisabetta, morto venerdì 9 aprile a 99 anni, da donnaiolo impenitente nonostante il peso della Corona avrebbe "puntato" anche Iolanta Miroshnikova, bellissima moglie di Antonio Caprarica. A rivelarlo, in una divertente intervista-ricordo su Fanpage.it, è stato lo stesso storico corrispondente Rai da Londra. 

 

 

 

 

 

Pochi giorni fa è uscito il suo libero Elisabetta per sempre regina. La vita, il regno, i segreti (Sperling & Kupfer), e tra i segreti di Buckingham Palace c'è sicuramente il rapporto fortissimo e tribolato con il marito Duca di Edimburgo, che nei 73 anni di matrimonio pur fedelissimo alla causa della Monarchia e sostegno decisivo per Elisabetta nei momenti più bui della Corona, non ha mai rinunciato a qualche discreta scappatella, sempre molto ben "protetta" dalla stampa britannica (ultimo caso,  sottolineano molti, in cui un membro della famiglia reale è stato risparmiato dal gossip).

 

 

 

 

"Era un uomo di grande cultura e di infiniti argomenti, più di quanto ne avesse la Regina", sottolinea Caprarica a proposito di Filippo, famoso anche per le sue gaffe sintomo di insofferenza al conformismo della vita di corte. "Ho avuto la fortuna di incontrarlo a Buckingham Palace in occasione della cena che si tenne in onore dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ci fu una lunghissima chiacchierata dopo la cena. Quando scoprì che mia moglie era come lui di origini greche, attaccò un bottone che non finiva più. Io ero un po' geloso conoscendo la sua fama di rubacuori e quando vidi che la conversazione si trascinava un po' troppo a lungo, cominciammo una lunga chiacchierata piacevolissima perché con Filippo si poteva parlare liberamente di tutto, a differenza di Elisabetta che ha sempre avuto davvero pochi argomenti".

 

 

 

 

Insomma, è servito l'intervento di Caprarica per evitare che la situazione diventasse imbarazzante. "Amava le donne, e le donne lo amavano - conclude il giornalista italiano - . Era un uomo che nei rapporti con le donne aveva la capacità istintiva di manifestare un rispetto autentico nei loro confronti. Lui aveva una bussola interiore che lo indirizzava sempre verso le donne più attraenti di una comitiva. Compresa mia moglie, appunto, ecco perché entrai subito in conversazione all'epoca".

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