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Enrico Mentana, frecciata a Federica Sciarelli e Chi l'ha Visto? "È finita la sceneggiata su Denise Pipitone?"

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Olesya Rostova non è Denise Pipitone. La scoperta, arrivata in diretta durante la trasmissione russa Lasciali parlare, non è stata esente da critiche. Molte infatti le accuse di aver sollevato un caso mediatico. Tra queste spunta anche quella di Enrico Mentana che su Facebook si sfoga: "È finita la sceneggiata su Denise Pipitone?". Una semplice domanda quella del direttore del tg di La7 che potrebbe però racchiudere una frecciata a Federica Sciarelli. È stato Chi l'ha Visto?, programma su Rai 3 che la Sciarelli conduce, a far riaccendere la speranza di ritrovare la piccola scomparsa diciassette anni fa. Per settimane l'Italia intera è rimasta con il fiato sospeso, assistendo al peggio.

 

 

La tv russa che per prima ha dato spazio alla ragazza rapita e in cerca della mamma ha chiesto all'avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta (legale della mamma di Denise) di presentarsi in collegamento e annunciare l'esito del gruppo sanguigno. Una condizione alla quale Frazzitta stesso aveva negato di starci, ma il programma ha fatto solo parzialmente un passo indietro. Presentatosi in collegamento, Frazzita ha dovuto discutere con il conduttore russo per ottenere in anticipo il test su Olesya. Solo dopo, sempre in televisione, il legale è stato costretto a dare la brutta notizia. Eppure il caso è diventato parecchio mediatico e ha incollato tantissimi telespettatori di fronte alla tv. 

 

 

Un dettaglio che, oltre a Mentana, ha scatenato Ricky Tognazzi: "Cosa non si farebbe per un punto di share in più? Mah", ha cinguettato al vetriolo. Lo stesso conduttore russo è stato costretto alle scuse: "Comprendiamo la preoccupazione di tutti gli italiani, voglio scusarmi con i genitori di Denise Pipitone per aver dovuto aspettare", ha detto Dmitry Borisov per poi spiegare l'accaduto: "Non avevamo assolutamente idea che Olesya potesse essere al centro di tale attenzione in Italia. Dopo la nostra trasmissione abbiamo ricevuto segnalazioni da regioni remote del nostro paese, il nostro team ha viaggiato raccogliendo informazioni, diverse famiglie erano certe che Olesya fosse una loro parente, stavamo aspettando i risultati del dna e il ritorno di Olesya a Mosca, non avevamo il diritto di divulgare informazioni riservate senza il suo accordo".

 

 

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