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Fedez, ancora rissa con Simone Pillon: "Bravo, i soldi te li sei portati a casa". "Fortuna che ci sei tu"

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È guerra, ancora, tra Fedez e il leghista Simone Pillon. Motivo di scontro il ddl Zan, la legge contro l'omotransfobia che vede il primo battersi a favore, il secondo contro. Per dire la sua il rapper ha usufruito di Instagram, dove non ha rivali. Il marito di Chiara Ferragni ha così spiegato ai suoi fan cosa fosse successo in commissione Giustizia al Senato scatenando il senatore del Carroccio. "Fortunaz che oggi Fedez ci spiegaz cosa è successoz ieriz in commissionez", ha replicato sui social ironizzando sul nome "Ferragnez" dato alla coppia più nota nel mondo dello spettacolo. Ma il cantante non si è tirato indietro: "Com'era quella cosa su Elodie e il rispetto? Argomentazioni da vero Senatore comunque. E anche oggi lo stipendio ce lo siamo portati a casa con il sudore di un tweet eh caro Pillon". 

 

 

Finita qui? A quanto pare no. "Mi sento libero di esprimere in maniera civile ed educata il mio pensiero nel merito - ha proseguito Fedez -, senza essere insultato da un senatore. La commissione si è riunita e dopo sei mesi di ostacoli di un disegno di legge, ha deciso di non decidere aggrappandosi a un cavillo tecnico che per sei mesi non ha visto. Guarda un po'. Quindi la palla adesso passa all'onorevole Casellati che dovrà decidere lei". Infine si passa alla citazione della petizione che in merito ha avuto un ruolo chiave: "Firmare in trecento mila una petizione per chiedere la calendarizzazione in qualche modo è servito, perché Ostellari della Lega ha fatto una scelta non coraggiosa decidendo di non decidere".

 

 

Dello stesso parere Alessandro Zan, che ha dato il proprio nome alla legge: "Non capisco perché sia bloccata in Commissione Giustizia. Per il presidente Andrea Ostellari è una legge divisiva, ma questa in realtà è una legge che non tutela le persone solo contro l'omotransfobia, ma tutela anche le persone con disabilità. Si tratta di una legge di civiltà volta a impedire l'istigazione all'odio e alla violenza".

 

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