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Enrico Mentana sui giornalisti intercettati dalla Procura di Trapani: "Illegale e inquietante"

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Enrico Mentana un fiume in piena. Il direttore del Tg di La7 quando si tratta di intercettazioni su giornalisti proprio non ci sta. La vicenda è quella emersa nell’ambito dell’inchiesta di Trapani su alcune Ong accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma le indagini non si sono limitate a questo. Sette infatti i giornalisti intercettati. "Non ci sono tante perifrasi da fare: è illegale. Se per un lungo periodo, come impedito dalla legge, dei giornalisti sono stati intercettati senza essere indagati, questo non si può fare, e ci troviamo di fronte ad un fatto illegale e inquietante". Non ci va per il sottile, dunque, Mentana che raggiunto dall'Adnkronos prosegue: "Bisogna tutelare quelle che sono le prerogative della nostra professione. Non è che i giornalisti siano legibus soluti, ma non lo sono neanche i magistrati. Per di più nell'ambito di un'inchiesta spinosissima e anche dai molti aspetti oscuri, peraltro a livello internazionale quindi col rischio di sovrapposizione di varie giurisdizioni".

 

 

Il giornalista definisce la "vicenda estremamente inquietante". Stesso discorso - mette le mani avanti - "anche se non riguardasse i giornalisti, ma qualsiasi categoria professionale di qualsiasi altro tipo". L'ultima parola va però al ministro della Giustizia: "Aspettiamo di capire dall'ispezione disposta dalla ministra Cartabia come stanno le cose - afferma speranzoso - ma se, come ho ragione di ritenere, i fatti sono quelli raccontati da molti giornali, non c'è dubbio che ci troviamo di fronte ad un fatto illegale e inquietante".

 

 

Il Guardasigilli è già passata ai fatti. Marta Cartabia ha infatti inviato gli ispettori alla procura di Trapani. In particolare sarebbero state registrate conversazioni fra una giornalista e il suo avvocato. Trascrizioni che sono finite tutte nelle pagine dell'inchiesta, nonostante i giornalisti non fossero indagati.

 

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