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Vaccino, sfogo di Maria Giovanna Maglie a L'aria che tira: "Una corsa all'oro, che cosa accadrà tra dieci anni"
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Maria Giovanna Maglie, ospite di Myrta Merlino nella puntata di oggi 7 aprile a L'aria che tira, su La7, attacca sui vaccini e sulla gestione in generale della campagna di immunizzazione: "Con me cascate male", sbotta la giornalista, la cantonata che ha preso l'Europa "penso che sia terribile e significativa. L'Europa ha favorito la Germania, coproduttrice di Pfeizer e la Francia con questo Sanofil che non aveva mai neanche passato la terza fase della sperimentazione e che è naufragato nel nulla". Insomma, tuona la Maglie, l'Unione europea "si è mossa come una potenza di controllo e centralizzatrice che però non ha tutelato l'interesse di tutti".
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Peggio ancora, affonda la giornalista, "l'Europa ha cercato di favorito Germania e Francia e sfavorire l'Inghilterra mentre l'Italia si adagiava senza fare nulla". L'Italia, attacca la Maglie, "non ha costruito le strutture per vaccinare, in Inghilterra vaccinano dentro a Westminster, da noi una grande fatica per organizzare, per arruolare il personale sanitario".
Insomma, osserva la giornalista: "È una corsa all'oro questi vaccini, sono come il Far West. Nessuno è sicuro di quello che accadrà fra dieci anni", conclude la Maglie, e "AstraZeneca dimostra che ci stiamo sottoponendo a una sperimentazione e lo dobbiamo dire chiaramente, altrimenti fra poco arriveremo al rifiuto dei vaccini. L'Italia sta lentamente e faticosamente cercando di colmare".
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Ma non solo, rispetto ai contagi, la Maglie sottolinea che "i treni e gli aerei sono sempre stati un focolaio, io ho sempre viaggiato terrorizzata di trovarmi su un aereo strapieno seppur con mascherina". I mezzi pubblici "sono intasati e sono sempre stati un focolaio". Detto questo, chiarisce la giornalista, "viene fuori che la campagna vaccinale è cominciata malamente, ma non tirerei la croce addosso alle regioni".
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