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Coronavirus, il governo italiano fregato da Spagna e Grecia: "Turismo fermo, perché l'estate 2021 sarà peggiore del 2020"

Enrico Paoli
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Forse non ce ne stiamo accorgendo ma il sistema Italia rischia di perdere la battaglia più importante per la sopravvivenza di un settore strategico come quello del turismo. Da fine maggio, tedeschi e francesi in particolare, da sempre amanti dell’Italia, andranno in vacanza in Spagna e Grecia, lasciando a secco di vacanzieri le nostra località di mare e montagna. La libera circolazione nelle isole iberiche di Mallorca e Baleari ha dimostrato, nella settimana di Pasqua, cosa si sta muovendo a livello europeo, con i tour operator che stanno spostando l’asse dei loro affari. Tanto che il ministro del Turismo greco, Haris Theoharis, ha annunciato, la settimana scorsa, che l'obiettivo del governo ellenico è inaugurare la stagione estiva a partire dal 14 maggio. E noi non siamo ancora pronti.

 

Insomma, la situazione non più sostenibile, per un comparto, quello delle vacanze che genera annualmente il 13% del Pil italiano (pari a circa 220 miliardi di euro) con il 50% delle entrate italiane da turismo che arriva dai viaggiatori stranieri (solo gli americani nel 2019 hanno speso in Italia 5,4 miliardi di euro, i tedeschi 7,6). Anche perché all’estate mancano solo due mesi e se la strategia del governo italiano è quella di aspettare il Green pass europeo, mentre gli altri Stati, tra cui appunto la Grecia che, nel mentre, sta stringendo accordi bilaterali con una decina di Paesi (come Israele, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada), avanzano, è chiaro sin da subito che l’Italia perderà la partita: "Il 14 giugno (data del passaporto vaccinale europeo, ndr) è troppo tardi - spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalbereghi -, almeno dovrebbero annunciarlo da adesso, in modo che la gente che si sta prenotando per l’estate si possa organizzare. Tra burocrazia italiana ed europea, l’animo degli operatori è davvero esasperato".

"I colleghi greci ci hanno confermato di aver ricevuto una valanga di prenotazioni anticipate", aggiunge Marina Lalli di Federturismo. Stiamo perdendo un treno. Che ci passa sotto il naso senza neanche vederlo. Perché la domanda che tutti si pongono, operatori in primis ma anche i cittadini, è: perché l’Italia non sta facendo come Spagna o Grecia? Perché non essere più furbi e nel mentre che si aspetta il passaporto vaccinale aprire accordi bilaterali con i Paesi extra-Ue per evitare fughe in avanti rispetto a Bruxelles, come del resto sta accadendo? E, ancora, perché non "liberare" quegli oltre 3 milioni di italiani che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino per dare un po’ di ossigeno al comparto? In questo modo le prospettive per l’estate italiana 2021 sono nere, forse più che nel 2020.

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