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Chiara Ferragni, fango sulla Lombardia? "Lei è la nonna di Fedez? Allora può vaccinarsi". Ma qualcosa non torna

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Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino”. Sarebbe questa la telefonata che la signora Violini, 90 anni da pochi giorni, avrebbe ricevuto da un operatore che si occupa degli appuntamenti per la campagna di vaccinazione. A svelarlo è stata Chiara Ferragni, secondo cui la chiamata sarebbe arrivata solo dopo che l’influenzar ha criticato pesantemente sui social la gestione e i ritardi della campagna, in particolare in Lombardia. “Se ieri ero arrabbiata, oggi lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva diritto di essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica”, ha dichiarato la Ferragni. 

 

 

La Regione Lombardia ha smentito la sua ricostruzione, replicando che l’appuntamento è stato riprogrammato dopo un errore della signora nella prenotazione. Ma l’influencer ha tirato dritto per la sua strada: “E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentire mediaticamente come faranno?”. Quello della Ferragni si può dire che sia stato a tutti gli effetti un intervento politico, addirittura ha nominato le poltrone: “Vogliamo che vi diate una mossa, che se sbagliate chiediate scusa e poi lasciate le vostre poltrone a chi ne ha la capacità”. 

 

 

“Vogliamo vaccinare il prima possibile i nostri cari più fragili - ha aggiunto - e smettere di avere paura che tra qui 500 morti al giorno possano esserci anche i nostri affetti”. Infine l’influencer si è rivolta direttamente a Mario Draghi, al quale va “il mio supporto e comprensione”, e a tutti i politici, ministri e parlamentari del Paese: “Basta chiacchiere. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche, vogliamo tornare a essere orgogliosi di essere lombardi, italiani, europei, perché oggi non siamo più certi di poterlo essere”. 

 

 

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