Alessandro Meluzzi, "che fine farete se rifiutate il microchip": complottismo estremo, la teoria terrificante
Sul fronte complottista italiano, da tempo, schiera in primissima fila Alessandro Meluzzi, lo psichiatra che mostra di non credere al coronavirus. Per lui si tratta, appunto, di un complotto. Tesi estreme sul "grande reset" che ha rilanciato in più occasioni, teorie cospirative sul nuovo ordine mondiale e via dicendo. Posizioni azzardate, troppo azzardate, e che gli sono costate un diluvio di critiche. Ma Meluzzi non molla. Anzi, rilancia.
E la summa del complottismo meluzziano trova sfogo su Twitter, laddove lo psichiatra scodella la fotografia che potete vedere in calce a questo articolo. Nello scatto, ecco un tizio al supermercato bardato con una sorta di enorme mascherone anti-gas, insomma agghindato con abiti militari. In testa anche un cappello verde. Ma, soprattutto, a colpire è il cartella che porta appeso al collo.
Per chi non sapesse l'inglese, si legge: "Oggi: senza la mascherina è vietato entrare", il riferimento è a negozi ed attività commerciali. Dunque, il cartello continua: "Domani: senza il vaccino non potrai lavorare". Il riferimento è alla possibilità di licenziare o di tagliare fuori dal mondo del lavoro chi rifiuta la sua dose di siero. Infine, la terza e più estrema previsione, riferita a "un giorno vicino". E cosa accadrà? "Senza microchip non si avranno diritti". Insomma, Meluzzi sembra condividere la strampalata teoria del chip sottocutaneo che in un qualche modo ci inoculeranno grazie al coronavirus. Spinto. Pure troppo...