Enrico Mentana, "linea a Gruber". La frase del direttore e il commento della Michielin: robe da matti, scatta il delirio
Enrico Mentana ancora una volta sotto ai riflettori. Questa volta a elogiarlo è Francesca Michielin. La cantante reduce da Sanremo ha apprezzato le parole usate dal direttore del TgLa7 per congedarsi e passare la linea alla collega Lilli Gruber e, dopo ancora, a Giovanni Floris. "Mentana chiude il tg e dice ‘ora Gruber, poi Floris’. Non dice ‘La Gruber’, non dice ‘Lilli’ o ‘la nostra Lilli’. Non è una cosa di poco conto: parlare in maniera paritaria è riflesso di un pensiero paritario e abbiamo bisogno anche di questo linguaggio per fare la differenza". Insomma, per la Michielin una donna deve essere presentata allo stesso modo di un uomo. Ma se l'uscita, probabilmente non voluta, di Mentana è stata ammirata. Lo stesso non si può dire per la cantante.
Sui social, dove ha cinguettato il suo pensiero, la Michielin è stata investita da pesanti critiche soprattutto in un'epoca il cui il politically correct spunta da ogni parte e "non si può più dire niente che qualcuno si indigna", sbotta un utente. "Però abbiate pazienza signore, certi automatismi sono complicati da cancellare, soprattutto nel linguaggio", spiega un altro mentre un internauta gli fa eco: "Io credo che conti più la sostanza della forma. Spesso parlare in maniera paritaria è frutto semplicemente di un politicamente corretto che lascia il tempo che trova".
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Ma c'è anche chi ci va giù più pesante: "Le cose che fanno la differenza sono altre e non è certo dire sindaca o ministra o non mettere l’articolo". E ancora: "Quindi abbiamo bisogno di togliere gli articoli femminili per fare la differenza??? Oppure mettere gli asterischi sull'ultima vocale che identifica il maschile dal femminile? Siete da analisi immediata", "Se dice ‘Gruber’ e non ‘la Gruber’ giova solo alla grammatica italiana, senza dover scomodare tanta filosofia".
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