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Andrea Scanzi e il vaccino, smascherato dal documento: "Solo per chi convive ancora con i genitori". Forse non lo aveva letto?

Andrea Scanzi

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Un asterisco basta a inchiodare Andrea Scanzi. Il giornalista non poteva essere vaccinato come caregiver. A mettere nero su bianco come stanno davvero le cose è il Giornale che ha diffuso le "Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Covid-19". Di cosa si tratta? Semplice del documento con cui il Ministero della Salute ha aggiornato le priorità sulle categorie da vaccinare: dopo sanitari, Rsa e 80enni, spazio alle “elevate fragilità” e ai 70enni. Salta subito all'occhio che Scanzi non si trova in nessuna di queste categorie. E così il giornalista si è giustificato spiegando: “Essendo figlio unico ed essendo ritenuto dalla Asl caregiver familiare e avendo due genitori nella categoria fragili, avrei comunque potuto vaccinarmi”. Non proprio.

 

 

Il Piano (così come la Regione Toscana) prevede infatti l’inoculazione solo ed esclusivamente per il malato. Alcune malattie invece permettono di allargare la somministrazione, ma solo “ai conviventi”. L’asterisco - spiega nel dettaglio Il Giornale - si trova su 7 delle 30 patologie totali. Insomma, Scanzi non aveva diritto a quella dose contro il coronavirus perché non convive più con i suoi genitori. Non solo, nella tabella il caregiver non è neppure nominato.

 

 

Appare solo poco più sotto, alla tabella 4, in cui si indicano le disabilità gravi (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica): solo in questi casi, definiti ai sensi della legge 104/1992, occorre “vaccinare familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto”. E qui sorge un altro problema per Scanzi perché stando a quanto riferito a Cartabianca e scritto sui social, i genitori non rientrerebbero in questa categoria. Inutili dunque le giustificazioni fornite fino ad oggi. A maggior ragione perché Scanzi non avrebbe potuto iscriversi alla panchina senza rientrare nella categoria di familiare o caregiver. Lo dice chiaro e tondo una nota dell'Usl Toscana Sud Est: "Per iscriversi è necessario entrare sul portale di prenotazione nella categoria di appartenenza". Tutto chiaro ora.

 

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