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Roberto Speranza, il durissimo attacco di Maurizio Gasparri: "Incapace, va cacciato oggi stesso"

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"Caccerei Roberto Speranza e Giovannini oggi stesso, vedo il ministro della Salute Speranza affaticato e il ministro dei Trasporti Giovannini non sa manco di cosa parla" afferma Maurizio Gasparri in un intervento al programma L'Aria che tira , condotto da Francesco Magnani e in onda su La7. "Sono contento che ci sia Draghi al posto di Conte e Casalino, ma penso che Speranza meritasse un avvicendamento nel governo, mentre vedo assolutamente fuori dal mondo il ministro Giovannini" afferma l'esponente di Forza Italia. "Lei sta già chiedendo un rimpasto di governo?" lo interrompe il conduttore per approfondire la questione.

 

 

"Quando Speranza è venuto in Senato, io non ho votato la sua relazione. A me va bene Draghi, ma non mi va bene Speranza. Non è in grado di fare il ministro della Salute, Giovannini deve invece intervenire sui trasporti. È ministro delle Infrastrutture e non sa nemmeno di cosa sta parlando" prosegue Gasparri, sferrando una critica dopo l'altra. Il fatto che un membro di un partito che si trova al governo voglia già "far fuori" due ministri, dimostra cosa il governo Draghi condivida con quelli di Conte: l'instabilità. Eppure, l'operato di Roberto Speranza non è certo una novità. Il ministro della Salute non è riuscito ad anticipare nemmeno una mossa, agendo sempre in ritardo. Iconico l'annullamento della stagione sciistica, il giorno prima dell'apertura, quando i gestori degli impianti avevano già speso tempo e denaro per adattarsi ai protocolli anti-Covid.

 

 

La gestione di Draghi sembra una fotocopia di quella precedente: l'auspicio era quello di un'atteggiamento diverso anche nei confronti delle riaperture e invece, a un anno di distanza, ci ritroviamo ancora chiusi tra le mura di casa. Ma a Gasparri, Draghi va benissimo, è Speranza che non gli va bene. Peccato che al momento il Presidente del Consiglio sia Draghi, e quindi anche il diretto responsabile, colpevole di aver riconfermato l'incarico a un ministro che ha dimostrato più e più volte tutti i limiti delle sue abilità di contrasto al virus.  Eh già, perché l'ordinanza firmata tre giorni prima delle vacanze di Pasqua da Speranza e che impone la quarantena obbligatoria a chi ritorna da Paesi Ue, è stata concordata proprio con Mario Draghi. Niente da dire a Gasparri quando critica Speranza quindi ma, se al momento si trova ancora al ministero della Salute, è proprio grazie a Mario Draghi. 

 

 

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