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AstraZeneca, Maria Giovanna Maglie a L'aria che tira: "Giornalismo indegno", cosa ci nascondono sul vaccino

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I dubbi sul vaccino di AstraZeneca sono legittimi, visti tutti i ripensamenti che in poco tempo hanno interessato questo farmaco: la pensa così Maria Giovanna Maglie che, ospite de L'Aria che tira su La7, ha innanzitutto preso posizione nei confronti di chi fa informazione: "Quando il giornalismo era ancora un giornalismo degno di questo nome, cercava di svolgere la funzione di cane da guardia per conto del popolo nei confronti del potere, lo faccia anche ora, perché gli italiani hanno diritto a non essere vilipesi e criticati".

 

 

 

Poi, parlando del siero anglo-svedese, ha spiegato: "Gli italiani hanno diritto ad avere dubbi su un vaccino come AstraZeneca del quale si è detto all’inizio ‘non va bene’, poi ‘va bene solo per quelli sotto i 65 anni’, poi ‘no va bene per tutti’, poi ‘fermatelo, non va bene per nessuno’ e poi ‘va meglio per quelli sopra i 65 anni’. Ma cosa credete? Che la gente non si documenti?". E' evidente, in questo caso, un continuo saliscendi che non ha aiutato i cittadini a farsi un'idea chiara del farmaco.

 

 

 

La Maglie, inoltre, ha invocato anche una maggiore trasparenza da parte dei parlamentari. "Il Parlamento deve prendersi la sua responsabilità: per esempio sul lockdown ogni parlamentare di ogni partito voti, in modo che gli elettori sappiano chi ha votato per chiuderli." Secondo l'opinionista, insomma, l'emergenza nazionale non deve diventare un pretesto per non rispettare la Costituzione e soprattutto il popolo italiano: "Altrimenti tutto è una grande marmellata". 

 

 

 

 

 

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