Michela Murgia, gli insulti a Lucia Borgonzoni: "Wikipedia, lo strumento di misura della sua ignoranza"

martedì 30 marzo 2021
Michela Murgia, gli insulti a Lucia Borgonzoni: "Wikipedia, lo strumento di misura della sua ignoranza"
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Lucia Borgonzoni ha “osato” avviare una video-rubrica sui social intitolata “Prima l’italiano”, in cui offre pillole di circa 60 secondi legate a curiosità culturali. Ovviamente a sinistra un personaggio come Michela Murgia non poteva che reagire sdegnata all’iniziativa della sottosegretaria leghista. In un suo intervento su La Stampa, la scrittrice è partita all’attacco: “Se fossi in Wikipedia, farei immediatamente causa per danni alla Borgonzoni. Per colpa della sua idea di autonominarsi divulgatrice della vita dei grandi personaggi italiani, il noto sito di informazioni open source è stato usato infatti nelle ultime ore come strumento di misura della sua ignoranza o, a essere buoni, della sua coerenza”. 

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Un attacco piuttosto pesante e sproporzionato rispetto all’obiettivo della video-rubrica della Borgonzoni, che durando circa 60 secondi di certo non vuole proporsi come “grande divulgazione”. Eppure la Murgia sembra aver preso davvero male tale iniziativa, riversando sulla leghista un astio immotivato: “Il problema sorge solo quando con quella smilza infarinatura pretendi di aumentare la cultura generale degli altri, aprendo improbabili rubriche social dove ti improvvisi ambasciatrice di nozioni che tu stessa non hai”. 

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Secondo la Murgia qualcuno dovrebbe spiegare alla Borgonzoni che “il suo ruolo non è provare ad acculturare le persone senza nemmeno aver avuto prima l’accortezza di alculturar sé stessa, ma creare le condizioni perché il sistema culturale italiano torni a essere il polmone civile e creativo di un paese senza fiato da troppo tempo”. Infine la scrittrice ha avuto da ridire anche sul nome della rubrica: “Il vero dato surreale dell'inciampo mediatico di Borgonzoni non è però il saccheggio on line di nozioni a cui chiunque poteva attingere in proprio, ma l'aver preteso di chiamare la sua rubrica ‘Prima l’italiano', ribadendo di sghimbescio il mantra xenofobo del leghismo di cui lei è così espressiva sintesi”.