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Marco Travaglio, il delirante sfregio a Marta Cartabia: "Copia Alfonso Bonafede". Roba da record, a cosa si è ridotto

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"Allacciate le cinture, perché nelle stanze della ministra Marta Cartabia sta prendendo corpo la giustizia che verrà", cioè "il Piano Cartabia: rivoluzione digitale e 16 mila assunzioni" (La Stampa). Un ciclone. E poi dicono che il cambio di passo non c'è", esordisce Marco Travaglio nel delirante fondo pubblicato sul Fatto Quotidiano di oggi, domenica 28 marzo. L'impresa è di quelle davvero impossibili: sostenere che Alfonso Bonafede fosse come Marta Cartabia, o anche meglio. Il direttore, orfano di Giuseppe Conte e ancora disperato, non sa letteralmente più cosa inventarsi per rimpiangere il precedente governo. E così riesce anche a spendersi nell'elogio del grillino Bonafede con parallelo sfottò alla "copiona" Cartabia. Roba incredibile.

 

Travaglio continua: "In un mese SuperMarta ha già scoperto che occorrono grandi investimenti, migliaia di assunti, ristrutturazioni edilizie e massiccio ricorso al digitale. E ha subito destinato alla Giustizia circa 3 miliardi di Recovery, mica bruscolini: per la precisione 2.750 milioni. Vista la cifra, ci ha assaliti il tipico déjà-vu che ti ricorda qualcosa ma non sai bene cosa. Fortuna che c'è Google: ma sì, era la relazione che l'ex ministro - parlando con pardon - Alfonso Bonafede doveva leggere in Parlamento il 28 gennaio, ma le opposizioni e Iv gli garantirono il voto contrario prim'ancora di ascoltarlo. E Conte si dimise", ricorda il direttore. 

 

E ancora: "Si dirà: quelli erano i Peggiori, ora i Migliori ci avranno aggiunto un surplus di competenza. Infatti SuperMarta stanzia 2,29 miliardi per 16.500 nuovi assunti a tempo determinato nell'"Ufficio del Processo. Invece quel pirla di Bonafede stanziava 2,3 miliardi in assunzioni a tempo determinato di 16.000 addetti all''Ufficio per il Processo. Vabbè, dài, sarà una coincidenza. Infatti la Cartabia, furba, ha in mente gli assistenti del giudice sul modello dei 'clerks' per supportare il giudice nella ricerca dei precedenti giurisprudenziali e dei contributi dottrinali pertinenti. Quel somaro di Bonafede, viceversa, s' era messo in testa di supportare il giudice nello studio dei precedenti giurisprudenziali e della dottrina pertinente, sul modello dei 'clerks'. Ma vi rendete conto in che mani eravamo?", sottolinea Travaglio. E via così, in una lunga e infinita articolessa per dirci che Bonafede era un gigante e che la Cartabia altro non fa che copiare - già, copiare - il grillino. Titolo del fondo delirante? "Cartabia copiativa". Prodezze che era difficile immaginarsi anche da uno come Travaglio.

 

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