Otto e Mezzo, "ora Lilli Gruber che fa?". Pagliacciata di Scanzi dalla Berlinguer, Aldo Grasso a valanga: farsa svelata?
Aldo Grasso le suona ad Andrea Scanzi nella sua rubrica sul Corriere della Sera. Dopo averlo visto su Rai 3, da Bianca Berlinguer a Cartabianca, al posto di Mauro Corona, il critico televisivo sbotta. "La vicenda che ha visto Scanzi esibirsi in video come panchinaro del vaccino è poco commendevole, meriterebbe soprattutto il silenzio. E invece no: Bianca ha voluto difendere a tutti i costi il suo ospite fisso". Non solo "l'io della personalità di Scanzi è talmente strabordante da credere che l'intero universo ruoti attorno a sé, Bianca compresa: Ho utilizzato la mia personalità, la mia popolarità, il mio seguito sui social e nel mondo reale per portare il buon esempio".
Ma affonda Grasso, "forse la Berlinguer, tanto per equilibrare le parti, avrebbe potuto mostrare quel filmato di Scanzi di un anno fa in cui paragonava il Covid a un raffreddore e inveiva contro chi cercava misure restrittive con la stessa sfrontatezza compiaciuta, la stessa aggressività con cui ora chiede di essere ringraziato dal Paese per il motivo opposto".
E attacca feroce: "Finita la commedia all'italiana, non ci restano che Scanzi e #cartabianca, un programma ormai surreale". "Adesso aspettiamo con ansia la puntata di Scanzi con Lilli Gruber", conclude. "Cosa sarebbe successo se al posto di Scanzi ci fosse stato in panchina un Matteo Renzi?".
E a puntare il dito contro Cartabianca c'è anche il Codacons che ha denunciato la conduttrice di Rai 3 all'Ordine dei Giornalisti. "Mezzi e risorse della Rai, pagate dai cittadini, messe a disposizione di Andrea Scanzi per una difesa privata e senza contraddittorio", è la sostanza dell'accusa. Secondo l'associazione per la tutela e difesa dei consumatori è "grave il comportamento della Rai che ha ceduto il servizio pubblico ad un privato giornalista per farlo difendere".