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Andrea Scanzi, la dura replica a Peter Gomez sul vaccino: "Dovevo stare zitto? Lui ha detto una caz***"

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"Peter ha detto una ca**ata": Andrea Scanzi risponde al collega del Fatto Quotidiano Peter Gomez che ieri, in collegamento con Tagadà su La7, ha spiegato: "Credo che lui avesse tutti i diritti di farlo. Ma io sarei stato zitto, fossi stato in lui". Il direttore del sito del Fatto, insomma, non  avrebbe dato troppo risalto mediatico alla vicenda. Scanzi, intervenendo in una diretta su Facebook, ha voluto rispondere nel merito a Peter e a tutti quelli che hanno commentato il suo vaccino "precoce". Il giornalista, infatti, ha ricevuto una dose avanzata di AstraZeneca ad Arezzo dopo essersi inserito nella lista dei "riservisti", come lui stesso ha spiegato.

 

 

 

"Voglio anche rispondere affettuosamente al mio amico Peter Gomez", ha detto nella diretta Scanzi. Che poi ha aggiunto: "Noi del Fatto Quotidiano siamo pazzi perché invece di difenderci tra di noi visto che molti ci odiano, ci facciamo anche le pulci a vicenda quando qualcuno di noi è in difficoltà. Noi del Fatto Quotidiano siamo strampalati, perché siamo persino troppo liberi, tra virgolette". Peter Gomez, nel fare la sua critica a Tagadà, ha detto anche che Scanzi ha un difetto: "Crede di essere lui stesso la notizia". A tal proposito il giornalista ha replicato: "Questa è una critica che mi prendo e mi porto a casa perché ci può stare".

 

 

 

In merito a Gomez che gli aveva suggerito di restare in silenzio e non dire nulla sul vaccino, il giornalista ha detto: "Mi sarei vergognato se l’avessi fatto, perché se l’avessi fatto e non l’avessi detto intanto avrei dato la sensazione di uno che si vergognava e aveva qualcosa da nascondere e proprio non ho nulla da nascondere. Prima cosa". Poi ha aggiunto: "Seconda cosa, se non l’avessi detto non avrei avuto l’effetto di invogliare tante persone a vaccinarsi, come è successo soprattutto nella mia città, perché c’è stato il boom di prenotazioni".

 

 

 

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