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Antonio Rinaldi, "finalmente il programma del Pd": Letta vuole lo Ius Soli ma il Pd non ha un immigrato tra i dirigenti

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Finalmente il programma del Pd”, ha commentato Antonio Rinaldi tra il serio e il faceto rilanciando sui social un articolo di Domani, il giornale edito da Carlo De Benedetti. Ovviamente si tratta della proposta di Enrico Letta sullo Ius Soli, rispolverato nel momento peggiore possibile, dato che tale argomento non interessa davvero a nessuno mentre l’Italia è travolta dalla terza ondata, è in ritardo sulla campagna di vaccinazione e ancora non sa quando sarà in grado di tirarsi fuori dalla pandemia. 

 

 

Ma Domani crede davvero che la strada tracciata da Letta sia quella giusta per riportare in auge quella carcassa che risponde al nome di Pd: “Serve il coraggio di fare del Partito democratico il partito degli immigrati”. Che dire, tanti auguri. Poi all’interno del pezzo sono stati segnalati un paio di punti chiave per i quali i dem dovrebbero operare tale trasformazione: “Letta è stato coraggioso a rilanciare la proposta dello Ius Soli dal vertice di un Pd che ha sempre avuto problemi a gestire il rapporto con il tema e l’eredità delle misure leghiste”. 

 

 

In più su Domani fanno notare che il Pd “è stato ed è tuttora l’unico partito di sinistra in Europa che non ha un immigrato, di prima o di seconda generazione, tra i suoi dirigenti, che non ha mai candidato un immigrato a nessuna carica elettiva”. Però, aggiungiamo noi, può vantarsi di essere il partito di sinistra più ambiguo, inutile, incoerente e poltronaro di tutta Europa. 

 

 

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