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Vittorio Sgarbi, "malato di cancro e immune al Covid": parla alla Camera senza mascherina? Respinto

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Vittorio Sgarbi non ne vuole proprio sapere di indossare la mascherina e ha le sue ragioni per portare avanti la sua battaglia. Durante la seduta di oggi, martedì 23 marzo, alla Camera dei deputati, il noto critico d’arte ha chiesto al vicepresidente Mandelli di parlare senza mascherina perché immune al contagio, dato che ha avuto il coronavirus lo scorso dicembre. Tra l’altro mentre avanzava la sua richiesta indossava lo strumento di protezione nella maniera sbagliata, dato che copriva soltanto il mento: il naso era completamente scoperto, così come la bocca era coperta soltanto a metà. 

A questo punto sarebbe stato sensato approvare la sua richiesta, dato che non ha senso negargliela e poi permettergli di intervenire indossando la mascherina in maniera del tutto scorretta. “Illustre presidente Mandelli - ha dichiarato Sgarbi - in ordine alle vicende umane e sanitarie che mi hanno fatto conoscere di aver avuto a dicembre il Covid e quindi di avere gli anticorpi, in ordine al certificato presentato alla presidenza che prescrive che io possa parlare senza utilizzare la mascherina, e in ordine al fatto che io risulti affetto da cancro, le chiedo di poter parlare senza la mascherina”. 

 

Mandelli ha ribattuto dicendo che avrebbe girato la richiesta al presidente della Camera Roberto Fico e che avrebbe poi fornito una risposta rapidamente. Sgarbi non ha gradito: “Questo indica lo stato di irrazionalità per cui un malato di una malattia reale è costretto per una malattia da cui è immune e che non può trasmettere di indossare la mascherina”. 

 

 

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