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Paolo Mieli, sondaggi e retroscena: "È stato Conte a far dimettere Zingaretti". Pd, terremoto politico

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Paolo Mieli, ospite di Omnibus in onda su La7, ha commentato l'ultimo sondaggio Swg dove nelle intenzioni di voto degli italiani c'è un calo della Lega, l'aumento di Pd e Cinque Stelle e il piccolo aumento di Fratelli d'Italia e Forza Italia. "La Lega ansima e si incominciano a notare dei problemi. Del Pd si nota che gli elettori di quell'area non gradivano l'atteggiamento sulla questione Conte si, Conte no e in effetti c'è un apprezzamento per il nuovo corso della segreteria Letta", spiega l'ex direttore del Corriere della Sera parlando del calo del Carroccio di un 0.9% e di un aumento di 1.6% per i dem in una sola settimana.

 

 

 

Mieli poi parla dell'attuale situazione dei Cinque Stelle, che hanno comunque guadagnato mezzo punto in percentuale in una settimana: "L'M5s è una incognita perché in un giorno quando Conte fu nominato capo del partito, i grillini balzarono al 22-23%, poi l'ex premier si è eclissato sta studiando delle cause con la Casaleggio, ma non sappiamo che partito saranno i Cinque Stelle guidati da Conte, anche se si dice che potrebbe anche cambiare il nome al Movimento". Infine sul rapporto tra Pd e M5s e l'effetto Conte sui sondaggi: "Quando tornerà sarà sempre una sorpresa per capire quanto può valere. L'ultima volta fu lui a terremotare il Pd e a far fuori Zingaretti: perché fece arrivare l'M5s al 22% e il Pd al 14% e Zingaretti il giorno si dimise", conclude Mieli.

 

 

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