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Andrea Scanzi vaccinato "perché ha i genitori fragili"? Dagospia lo smaschera: "Ecco dov'era mentre insultava tutti"

 Andrea Scanzi

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Andrea Scanzi, finito al centro di una polemica perché si è vaccinato grazie a una "lista di riserva" e per i suoi genitori "fragili", per difendersi dalle accuse ha parlato in un video, ma a Dagospia non è sfuggito un dettaglio. "Sapete dove era ieri Scanzi a fare la sua diretta Facebook in cui dava dei poveri imbecilli a tutti?", si legge sul sito. "All’Hotel Palace di Merano, dove l’opinionista per mancanza di opinioni va ogni anno a fare una settimana di detox rigoroso”. Insomma, "il caregiver ha mollato i genitori fragili è se n’è andato in un’altra regione, naturalmente per motivi di salute (come no)". Che figuraccia. 

 

Il caso Scanzi è arrivato anche a Non è l'Arena su La7 e Massimo Giletti che è andato dritto ala fonte. In collegamento con La7 ecco Evaristo Giglio, direttore del Distretto sanitario di Arezzo dove la penna del Fatto quotidiano ha avuto accesso al vaccino anti-Covid in quanto compreso una "lista delle riserve". In sostanza, Scanzi ha usufruito del vaccino rimasto al termine della giornata, siero che altrimenti sarebbe stato buttato. Ma a che pro, si sono chiesti molti, considerata la giovane età e la buona salute del giornalista? E quella lista, era accessibile ai comuni mortali o Scanzi ha usufruito della sua posizione per accedervi? Soprattutto perché è stato vaccinato lui e non i suoi genitori anziani e fragili?

 

Scanzi in un video si era difeso "con buona pace di qualche imbecille (compreso qualche finto amico e pseudo-politico) che ha provato a fare polemica anche su un gesto che voleva, e vuole, esortare alla vaccinazione. Poveri imbecilli". Peccato che come gli ha fatto notare qualcuno sui social la Regione Toscana è penultima nella vaccinazione degli over 80, con solo il 5% che ha ricevuto le due dosi. Altri ancora osservano che la lista di riserva a cui si è iscritto Scanzi non si trovava. "Ho chiamato oggi il numero verde e l'operatore mi ha detto che non esiste attualmente nessuna lista per la somministrazione delle dosi che andrebbero buttate e che attualmente chiamano solo quelli che hanno in lista di prenotazione a seconda dell'età e delle patologie". 

 

 

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