L'aria che tira, clamorosa gaffe di Carlo Cottarelli: come chiama Maria Giovanna Maglie, gelo siderale
Carlo Cottarelli è scivolato sul nome della giornalista in diretta a L'aria che tira, su La7, nella puntata andata in onda oggi, 19 marzo. "Ha ragione Maria Giovanna Elmi... Scusate, volevo dire Maglie, sono degli anni Settanta quindi...". Il professore, insomma, riferdendosi alla Maglie ha confuso il suo cognome con quello della omonima Elmi, la famosa 'fatina' e 'signorina Buonasera' degli anni Settanta e Ottanta. "Ha ragione la Maglie quando dice che ci vuole certezza nel merito", ha concluso sorridendo.
Ieri 18 marzo la Maglie aveva polemizzato sulla giornata nazionale per ricordare le vittime del coronavirus. "All'omaggio ai morti a Bergamo oggi vorrei accompagnare una sana polemica", aveva detto sempre su La7: l'opinionista aveva puntato il dito sia contro l'Italia che contro l'Europa: "Ci sono stati dei terribili errori italiani ed europei, dei quali è necessario cercare le responsabilità. Agli italiani all’inizio è stato detto che non c'era niente di cui preoccuparsi, io non dimentico 'abbraccia un cinese', 'mangia uno spring roll' e 'vai sui Navigli' da parte di esponenti politici del governo".
Incalzata poi dal conduttore Francesco Magnani, la Maglie aveva spiegato che sono state proprio quelle dichiarazioni iniziali a ingannare l’intero Paese e anche i leader di opposizione. Anche se, poi, "Matteo Salvini, comunque, uno spring roll non l’ha mangiato mai e un cinese non l’ha abbracciato mai". Secondo lei, inoltre, la colpa è stata sia nostra sia del Paese da cui tutto sarebbe partito: "All’inizio i cinesi ci hanno imbrogliato e noi abbiamo sottovalutato il pericolo".
L'opinionista ha fatto riferimento, poi, anche alla questione vaccini con il blocco temporaneo di AstraZeneca. "Adesso abbiamo sospeso un vaccino perché prima abbiamo lasciato credere a tutti che il rischio fosse zero, ma il rischio zero non c’è in nulla, figuriamoci in un vaccino. E ora dobbiamo ricominciare daccapo col convincimento". E ancora: "Io mi aspetto adesso che Mario Draghi, a cui va la mia relativa fiducia in questo momento, ci dica due o tre cose che ci facciano individuare una prospettiva se non certa, possibile".