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Flavio Briatore a Dritto e Rovescio: "Non possiamo avere ministri che pensano con la testa dei tedeschi", affondo contro Speranza

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Un Flavio Briatore ad alzo zero, furibondo, scatenato, quello che dice la sua ospite in collegamento con Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento in onda su Rete 4 il giovedì sera, la puntata è quella del 18 marzo. Si parla di vaccino, coronavirus, di AstraZeneca: prima lo stop "a ruota" della Germania, così come ha ammesso Roberto Speranza. Dunque il via libera dell'Ema dopo le analisi. In mezzo, il ridicolo balletto dell'Aifa, che in meno di 24 ore è passato dal definire il vaccino "sicurissimo" al fermarlo.

 

Terreno fertile, per Briatore, che parte in quarta: "Dato che siamo scarsi non ragioniamo con la nostra testa, ma con quella degli altri. Il direttore dell'Aifa dovrebbe dimettersi. Altra cosa incredibile: ha detto faremo una riunione dopo sette-otto giorni. Su una roba del genere la fai il giorno dopo, il problema lo risolvi il giorno dopo. Questo cosa ha permesso? Di avere dei titoli sui giornali che hanno scatenato la paura. Oggi riprendiamo il vaccino e la notizia è in sesta pagina, quando lo hanno bloccato era in prima", sottolinea mister Billionaire.

 

E ancora: "Abbiamo perso una settimana? Il direttore dell'Aifa prima di tutto si deve dimettere - ribadisce Briatore -. Non possiamo avere dei burocrati che non prendono mai una decisione, non possiamo avere dei ministri che pensano con la testa dei tedeschi", e ogni riferimento a Speranza non è puramente casule. "Siamo in guerra. Hanno fatto un casino d'inferno e ora si riprende con AstraZeneca. In Inghilterra hanno vaccinato 35 milioni di persone e si è visto che la mortalità del vaccino è pari a zero. Non hanno la testa per ragionare: loro cosa fanno? Chiudono. Ma il problema che in Italia paga sempre il cittadino, loro non pagano mai", rimarca Briatore. Il quale conclude ricordando come "in Inghilterra i ristoranti riapriranno il 12 aprile". Insomma, trova le differenze...

 

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