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Maria Giovanna Maglie a L'aria che tira: "100mila morti, di chi è la colpa". Nel giorno dell'omaggio, la bordata: ciò che nessuno dice

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"All'omaggio ai morti a Bergamo oggi vorrei accompagnare una sana polemica": così Maria Giovanna Maglie ha iniziato il suo lucido ragionamento sulla giornata nazionale per ricordare le persone scomparse per Covid. Ospite de L'Aria che tira su La7, l'opinionista ha puntato il dito sia contro l'Italia che contro l'Europa: "Ci sono stati dei terribili errori italiani ed europei, dei quali è necessario cercare le responsabilità. Agli italiani all’inizio è stato detto che non c'era niente di cui preoccuparsi, io non dimentico 'abbraccia un cinese', 'mangia uno spring roll' e 'vai sui Navigli' da parte di esponenti politici del governo".

 

 

 

Incalzata dal conduttore della trasmissione Francesco Magnani, la Maglie ha spiegato che sono state proprio quelle dichiarazioni iniziali a ingannare l’intero Paese e anche i leader di opposizione. Anche se, poi, ha precisato: "Matteo Salvini, comunque, uno spring roll non l’ha mangiato mai e un cinese non l’ha abbracciato mai". Secondo lei, inoltre, la colpa è stata sia nostra sia del Paese da cui tutto sarebbe partito: "All’inizio i cinesi ci hanno imbrogliato e noi abbiamo sottovalutato il pericolo".

 

 

 

L'opinionista ha fatto riferimento, poi, anche alla questione vaccini con il blocco temporaneo di AstraZeneca. "Adesso abbiamo sospeso un vaccino perché prima abbiamo lasciato credere a tutti che il rischio fosse zero, ma il rischio zero non c’è in nulla, figuriamoci in un vaccino. E ora dobbiamo ricominciare daccapo col convincimento". E ancora: "Io mi aspetto adesso che Mario Draghi, a cui va la mia relativa fiducia in questo momento, ci dica due o tre cose che ci facciano individuare una prospettiva se non certa, possibile". 

 

 

 

 

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