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AstraZeneca, Maria Teresa Meli a L'aria che tira: "Lo stop? Decisione politica, Roberto Speranza lo ha confessato candidamente"

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Maria Teresa Meli si è collegata con Francesco Magnani a L’aria che tira, la trasmissione in onda tutti i giorni su La7, per affrontare il tema del vaccino di AstraZeneca, che è stato sospeso per un eccesso di precauzione. “Su 17 milioni di inglesi vaccinati - ha esordito la giornalista del Corriere della Sera - ci sono state soltanto 15 embolie e 22 trombosi, cioè nulla. Angela Merkel si è presa paura ma lei ha anche Pfizer, la Germania è co-produttrice di quel vaccino, ha investito decine di milioni, per cui bloccare AstraZeneca non era un problema”. 

 

 

Invece per gli altri Paesi, a partire dall’Italia che aveva appena riorganizzato il piano vaccinare, lo era eccome: “Prima si è accodato Macron, poi Draghi e infine un po’ tutti. È stata una scelta dettata dalla paura e dall’eccesso di prudenza, ora tornare indietro è complicato perché chi è che si fiderà più? Già in Italia c’è una incomprensibile paura per i vaccini, una diffidenza nei confronti della scienza, adesso sarà molto difficile vaccinare con AstraZeneca”. La Meli ha portato l’esempio del Lazio, dove dopo Pfzier quello si AstraZeneca è il siero maggiormente a disposizione. 

 

 

“Non so quanto sia possibile ricreare un clima di fiducia, forse avremmo dovuto essere più prudenti al contrario, pensandoci un attimo prima di accodarci alla Germania”, ha aggiunto la Meli che poi ha voluto mettere in chiaro un aspetto importante: “Il ministro Speranza ha ammesso candidamente che ci siamo fermati quando c’è stato lo stop della Germania. Non c’è stata alcuna consultazione con il Cts, è stata una decisione politica”. 

 

 

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