Massimo Galli a CartaBianca: "Questa volta le chiusure potrebbero non bastare", le conseguenze dello stop ad AstraZeneca
Siamo a CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, la puntata è quella di martedì 16 marzo. In studio, ovviamente, tiene banco l'emergenza coronavirus. Nel dettaglio, il caso-AstraZeneca, con il ritiro in diversi paesi, le prime rassicurazioni dell'Ema e l'attesa per il verdetto definitivo dell'ente europeo che potrebbe stabilire il nuovo via libera al vaccino. Ma, in ogni caso, il timore è che la fiducia della popolazione nei confronti del farmaco sia compromessa.
E a dire la sua, ecco Massimo Galli, il direttore di Malattie Infettive all'Ospedale Sacco di Mialno. E quest'ultimo, sulla sospensione del siero, spende parole pesantissime: "La sospensione del vaccino AstraZeneca è stato un errore enorme da parte dell’Europa, penso al 2014, quando cui ci fu una sospensione di un lotto di vaccino antinfluenzale in Italia. In un anno ci fu una caduta di copertura vaccinale degli over65 del 48 per cento", premette.
E ancora, Galli picchia duro sottolineando come lo stop imposto ad AstraZeneca sia "un effetto domino partito da altre nazioni, con una presa di posizione a scopo cautelativo. Purtroppo non ha tenuto conto che una pubblicità negativa legata a questo vaccino non può non avere conseguenze", rimarca, riferendosi proprio agli effetti psicologici e di sfiducia che la vicenda degli ultimi giorni potrebbe avere. Effetti che ovviiamente potrebbero avere pesanti ripercussioni sulla campagna vaccinale.
Ed è sulla base di queste premesse che Massimo Galli, da sempre schierato senza indugi sul fronte "chiusurista" nelle sue accezioni più spiccate, aggiunge: "Temo che stavolta non bastino le chiusure, di fatto più volte si è dimostrato che chiusure seguite da rapide riaperture significa ripresa dei contagi. Bisogna vedere se riusciamo a vaccinare molto e isolare i focolai". Parole che mettono i brividi: secondo l'esperto, in questa occasione, con la complicità dei guai relativi alla campagna vaccinale, il lockdown potrebbe non bastare. Dove possiamo arrivare?