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DiMartedì, Alessandro Sallusti e "il retropensiero" sullo stop ad AstraZeneca: "Guerra tra multinazionali dei vaccini"

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"Ho un retropensiero". Alessandro Sallusti, ospite di Giovanni Floris in collegamento con DiMartedì su La7, dà una lettura alternativa allo stop ai vaccini di AstraZeneca. "Io leggo i giornali stranieri ogni mattina, e non trovo queste polemiche e problematiche nei paesi produttori di vaccino, gli Stati Uniti, la Russia... Quelli vaccinano dalla mattina alla sera e se ci sono incidenti di percorso magari li registrano e indagano", ma di certo non bloccano tutta la macchina della campagna vaccinale.

 

 

 

"Perché in Europa siamo ossessionati da questo? Perché siamo un mercato per questi tre vaccini. Devono conquistare l'Europa perché così conquisterebbero tanti soldi, oltre a tanto prestigio", sottolinea il direttore del Giornale. Insomma, dietro la campagna giudiziaria, mediatica e politica su AstraZeneca, società anglo-svedese rivale di Pfizer, Moderna, Sputnik e Johnson & Johnson, ci sarebbero interessi internazionali nemmeno tanto occulti. 

 

 

 

"Stiamo parlando di una guerra tra multinazionali e di lobby che le rappresentano, prima ancora di un problema scientifico. Mi spiegate altrimenti perché questi problemi non ci sono negli Stati Uniti, in Russia e in Inghilterra, che sono i tre Paesi che stanno vaccinando più di tutti?". Secondo il direttore di Libero Pietro Senaldi, invece, siamo di fronte a un problema eminentemente politico: "La Merkel si è spaventata e noi ci siamo adeguati, una cosa piuttosto allucinante". Risultato: l'Italia stoppa i vaccini AstraZeneca, gli stessi che in Inghilterra hanno permesso di ridurre il bilancio delle vittime da coronavirus da 1.000 al giorno prima delle vaccinazioni agli attuali meno di 100 decessi quotidiani.

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