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AstraZeneca, la dottoressa Di Turi a Tagadà: "Ecco cosa accadrà ora". Una catastrofe per l'Italia? Una previsione inquietante

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La decisione dell'Aifa di bloccare il vaccino di AstraZeneca sul territorio nazionale ha spiazzato tutti. Anche la dottoressa Roberta Di Turi, operativa al centro vaccinale di Fiumicino, è rimasta turbata dalla notizia ricevuta in diretta a Tagadà su La7. "Io personalmente sono molto preoccupata. AstraZeneca non è l'unico vaccino e questo in parte ci conforta, però sappiamo anche che tutte le dosi che sono adesso in distribuzione, anche degli altri vaccini, non sono sufficienti a coprire la richiesta. Finché l'offerta si manterrà più bassa della richiesta il problema c'è".

 

 

 

La dottoressa intervistata da Tiziana Panella, tra l'altro, ha spiegato anche che al centro vaccinale di Fiumicino si somministrava solo AstraZeneca. Fino a questo momento. Adesso, a quanto pare, non potranno più vaccinare. "Qualunque farmaco ha un rapporto rischio-beneficio che viene testato nel tempo, qui la procedura di approvazione dei vaccini è stata un po' accelerata ma esiste comunque un ente regolatorio europeo, l'Ema, che dà le indicazioni a tutti gli Stati membri e tutti gli Stati membri hanno un proprio ente regolatorio", ha continuato la Di Turi.

 

 

 

"Adesso che succede? Chi dà l'ordine di fermare le vaccinazioni?", ha chiesto allora la conduttrice di Tagadà. "Siamo molto poco burocrati in questo momento, adesso ci anticipano le notizie formali anche attraverso sms, whatsapp o mail", ha risposto la dottoressa Roberta Di Turi, lasciando intendere quindi che la sospensione della somministrazione sarà immediata e non bisognerà aspettare nessuna procedura ufficiale. 

 

 

 

 

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