Nicola Porro contro Lega e Forza Italia: "Vi siete calati le braghe per una macchina"

lunedì 15 marzo 2021
Nicola Porro contro Lega e Forza Italia: "Vi siete calati le braghe per una macchina"
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"Sapete cosa è cambiato rispetto ad un mese fa?". Nicola Porro apre la sua consueta e mattutina rassegna stampa con una semplice domanda. Al centro il lockdown mascherato in zona rossa, nella quale la maggior parte delle regioni si è svegliata questa mattina. "Per 60 milioni di italiani niente - spiega il conduttore di Rete Quattro nella rubrica 'la zuppa di Porro' - ma per sei di loro invece è arrivato status, macchina, segretari e ovviamente grande responsabilità". Il giornalista punta il dito contro i nuovi ministri del centrodestra: "Sono Gelmini, Brunetta, Carfagna, Giorgetti, Stefani e Garavaglia. E ci spiegano perché le zone rosse di oggi vanno bene, mentre quelle di Conte invece no". Insomma, è anche il titolo della sua rubrica: "Il centrodestra ha calato le braghe". 

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Una riflessione che fa da giorni anche Giorgia Meloni. Gli unici all'opposizione, Fratelli d'Italia non mancano di appurare che l'esecutivo di Mario Draghi è una brutta copia del precedente. Stessi dpcm - è l'accusa della leader di FdI -, stessi lockdown e niente ristori. Unica differenza? Lega e Forza Italia al governo. Ma Porro non si limita a questo e tira in ballo Matteo Salvini e Silvio Berlusconi anche sullo Ius soli. "Come direbbero i foglianti: agenda del centrodestra per fortuna che c’è Enrico Letta. In effetti arriva il nuovo segretario e permette alla destra di far finta di dissentire: no allo Ius soli. E ci mancherebbe!".

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Ah no, si corregge Porro. C'è un altro tema su cui dem e leghisti la pensano diversamente ed è il cashback. "Su questo almeno si sente qualcosa di diverso", tuona leggendo l'intervista di Claudio Durigon al Messaggero. Per l'occasione il sottosegretario all'Economia ha chiesto di concludere in fretta: "La mia proposta è di terminare la misura a luglio. Potremmo risparmiare 2,5-3 miliardi di euro che potremmo lasciare al Parlamento pe rafforzare le risposte alle categorie in crisi nel decreto sostegno".

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