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Selvaggia Lucarelli insulta Il Foglio: "Siete dei miserabili". La ragione? Non la descrivono come vorrebbe lei

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Accade che Selvaggia Lucarelli, tra il lusco e il brusco, chieda il vaccino per i giornalisti. Certo non lo fa direttamente, spiega di essere rammaricata per il fatto che gli stessi giornalisti si pongano in autonomia nella categoria di quelli che non dovrebbero avere subito il siero. "È già una categoria che gode di poca (pochissima) stima e spesso a ragione però forse bisognerebbe ricordare ogni tanto l’utilità di questo mestiere", scriveva su Twitter la sacerdotessa del giusto Selvaggia Lucarelli. E ancora, aggiungeva: "Non chiedo il vaccino però questa cosa che i giornalisti siano nella lista delle categorie non utili a detta degli stessi giornalisti mi dispiace. In questo anno di paura, siamo stati noi a raccontare alla gente cosa succedeva, a denunciare, siamo stati non utili. Necessari", rimarcava.

 

Insomma, dato che la sacerdotessa del giusto fa la giornalista, come lei stessa rivendica, saprà benissimo che esiste una sintesi giornalistica, necessaria per i titoli, essenziale nel nostro mestiere, certo a volte opinabile ma non necessariamente meritevole di insulti. E Il Foglio, rilanciando la questione della Selvaggia-chiamante-vaccino su Instagram, la sintetizza così: "Come accanto alla farmacia c'è la parafarmacia, come oltre ai medici ci sono i paramedici, così il cerotto sull'informazione lo mette il paragiornalista. Ebbene sì, il paragiornalismo dilaga nei social dove Selvaggia Lucarelli non solo richiede per sé il vaccino ma stabilisce il pandemicamente corretto dalla sua finestra fotografando i passanti assembrati a favore di grandangolo", riferimento quest'ultimo all'ossessiva campagna denigratoria della Lucarelli contro chi, a suo insindacabile giudizio - lei che è sacerdotessa del giusto - non si comporta "bene" al tempo della pandemia.

 

Ma tant'è, nella sintesi giornalistica del Foglio, Selvaggia chiede il vaccino per sé. E non fa una piega: dice che i giornalisti sono necessari, aggiunge che "in questo anno di paura siamo stati noi a raccontare alla gente cosa succedeva", e poiché sacerdotessa-Selvaggia è sempre stata in prima linea a raccontare la pandemia se ne evince che lei stessa sia meritevole di vaccino. Che insomma lo chieda anche per sé: è forse scorretto? Sia chiaro, sul fatto che lo chieda per sé non eccepiamo, per carità, ognuno fa quel che vuole. Eccepiamo però sulla reazione violenta, isterica, con cui la Lucarelli risponde al Foglio. La sacerdotessa del giusto apre il fuoco, ovviamente, sui social: "Il Foglio scrive che ho chiesto per me il vaccino, mentendo e deformando la realtà", premette. Ma trattasi solo di sintesi giornalistica, come spiegato fino a questo punto dell'articolo, e la giornalista-Lucarelli dovrebbe saperlo.

 

Ma non è finita. Perché a stretto giro aggiunge: "Soprattutto, prende una foto di Ballando con le Stelle (la più scollata, badate bene) e cita solo quello, fingendo che non lavori per due testate e una radio. Il giornalismo, spiegato bene". Il riferimento è alla foto scelta dal Foglio per rilanciare su Instagram la vicenda. Dunque Selvaggia si vergogna di Ballando? Oppure ritiene inconciliabile il look sfoggiato da Milly Carlucci con il suo status da giornalista? Ma che cortocircuito è? Che problema c'è, se viene citato solo Ballando? E soprattutto la foto scollata perché sarebbe "il giornalismo, spiegato bene"? La foto giusta la sceglie lei? La buttiamo sul sessismo perché le critiche sono sgradite e per scatenare un'ondata di sdegno? Ma non è finita, perché poi Selvaggia passa all'insulto: "E il capolavoro di mistificazione (e svalutazione ovviamente ai danni di una collega donne) è di Salvatore Merlo, vicedirettore del Foglio, siete dei miserabili". "Ovviamente" cosa? E svalutata perché? Perché nel lancio sui social hanno riportato quanto detto dalla sacerdotessa del giusto senza ricordare che scrive per Tpi e per Il Fatto? Questo sarebbe da miserabili?

La Lucarelli conclude il suo sfogo composto con un terzo tweet: "Sarebbe interessante vedere cosa succederebbe se un qualsiasi giornale prendesse la foto scollacciata di una delle giornaliste molto protette dai colleghi, fingesse di ignorare che fa la giornalista, le attribuisse una frase falsa e le desse della cretina. Verrebbe giù il governo". Convinta lei...

 

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