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Tagadà, fine del dramma-Covid per Tiziana Panella: "Liberata prima del previsto", il caso che la dice lunghissima sui tamponi

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Un ritorno a sorpresa, prima del previsto, per Tiziana Panella a Tagadà, il programma di approfondimento politico che conduce nel pomeriggio di La7. Ferma ai box da parecchi giorni, in quarantena per un contatto con un positivo al coronavirus. E quando sarebbe potuta tornare in studio, ecco un altro contatto e una nuova quarantena: "Come il gioco dell'oca, si riparte dal principio", aveva commentato con amarezza comunicando al suo pubblico il secondo forfait consecutivo. Ma oggi, giovedì 11 marzo, eccola tornare a Tagadà.

 

"Sono qua inaspettatamente, mi hanno liberata qualche giorno prima", ha commentato con un sorriso stampato in faccia. Isolamento fiduciario terminato prima del previsto, tagliato di qualche giorno: prende il posto di Alessio Orsingher, che la aveva sostituita nelle ultime due settimane. Dunque, il ringraziamento ai collaboratori: “Sono qua inaspettatamente, nel senso che mi hanno liberata qualche giorno prima. Cosa è accaduto? Per me questa è un’avventura per me molto istruttiva", ha spiegato.

 

Dunque, largo alle spiegazioni. La Panella ha ricordato l'intera vicenda e come era arrivata alla seconda quarantena, dopo aver scoperto la positività anche della sua collaboratrice domestica, Maria. "Abbiamo ricominciato la quarantena e poi, due giorni fa, facciamo un tampone molecolare di controllo a domicilio e scopriamo invece che siamo tutti negativi. Quindi siamo stati liberati. Il che significa che il tampone di Maria era un falso positivo. Quante possibilità ci sono che possa succedere? Pochissime, però è successo a noi", ha concluso la Panella. Peccato che, al contrario di quanto abbia detto, i falsi positivi o negativi con i tamponi molecolari siano un fenomeno all'ordine del giorno.

 

 

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