Otto e Mezzo, lo sfregio di Antonio Padellaro ai leghisti: "Il problema è Salvini". E Lilli Gruber annuisce: la solita vergogna
Siamo nel salottino rosso-spinto di Lilli Gruber, nella puntata di Otto e Mezzo in onda su La7 oggi, mercoledì 10 marzo. E si parla di Mario Draghi, del premier travolto da enormi aspettative e spesso incensato dalla stampa. "Un po' di acqua sul fuoco delle aspettative non guasterebbe", frena però Antonio Padellaro, firma del Fatto Quotidiano. Il quale, al termine del suo ragionamento, individua subito il problema di questo governo e del premier: Matteo Salvini e la Lega, ovviamente. E a Otto e Mezzo, il "problema" è sempre la Lega: toh che caso...
"Intanto il fuoco delle aspettative non lo ha acceso Draghi, che ha cercato di parlare il meno possibile - spiega Padellaro -. Ma lo hanno acceso tutti coloro che hanno annunciato l'arrivo del Messia che avrebbe moltiplicato pani, pesci e vaccini. Ma così non è: non aveva la bacchetta magica Giuseppe Conte e non la ha neppure Draghi. Chi vuole aiutare un po' il premier dovrebbe sedare gli entusiasmi", sottolinea Padellaro, il quale da buona firma del Fatto non perde l'occasione per ricordarci quanto Conte, in fondo in fondo, non fosse poi malaccio.
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Dunque Padellaro riprende: "Il Recovery Plan? Non credo sarà un grande problema: è l'uomo giusto. È la sua materia. La campagna di vaccinazione? Non è facile". Ma eccoci ai problemi, all'insidia leghista: "Il problema principale per Draghi è la stretta annunciata per evitare che la pandemia dilaghi. Il problema è politico: il dpcm non verrà modificato subito, si dovrà aspettare ancora qualche giorno. E perché? Perché nella larga maggioranza ci sono delle forze, vedi la Lega di Matteo Salvini, che creano problemi. Perché Salvini non vuole il lockdown generalizzato, quello del weekend". E insomma, per Padellaro non volere l'ennesimo lockdown indiscriminato equivale a "creare problemi". Ovviamente, la Gruber annuisce e sembra condividere in toto l'analisi.
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