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Cartabianca, Lucia Annunziata smaschera la sinistra: "Alcuni vedono Draghi come un banchiere di cui sospettare"

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Il Partito democratico ha ben poche vie d'uscita. Dopo l'addio di Nicola Zingaretti alla segreteria, ecco che i dem si trovato a fare i conti con il suo successore. Al momento il nome più quotato è quello di Enrico Letta. Personalità in grado di unire le più diverse anime del partito. Lo pensa Lucia Annunziata che, in collegamento con Cartabianca su Rai 3, dà una buona e una cattiva notizia: "Il Pd dovrebbe eleggere un segretario e dargli almeno due anni di tempo. Enrico Letta ha le chiavi del linguaggio tra Pd e il governo Draghi", è la buona nuova. "Oggi - è invece quella pessimista - tra i leader del Pd non c’è nessuno che riesca a esprimere un parere forte su certi temi". 

 

 

Ma il problema per la conduttrice di Mezz'ora in più è anche un altro: "Una parte della sinistra vede Draghi come un banchiere di cui sospettare, uno della Troika o della McKinsey - prosegue nel salotto di Bianca Berlinguer -. Draghi è un grand'uomo che ha salvato l’Italia ma ha una formazione e una sua storia. 10 anni dopo Monti siamo davanti ad un altro strappo". Non solo, perché i dem devono fronteggiare anche la rivolta interna delle donne furiose per non essere rappresentate al governo. 

 

 

“Hanno fatto bene a protestare - aveva messo le mani avanti la Annunziata in un’intervista rilasciata all’Adnkronos - anche questo è un modo per uscire da un ruolo subalterno, i toni sono buoni e hanno fatto bene a metterlo sul tavolo”. La giornalista ritiene che “non bisogna chiedere le cose agli uomini, ma bisogna prendersele. Certo, loro sono divise tra l’interesse del partito e il loro interesse, ma un gesto andava fatto”. Non a caso Zingaretti, dopo essere stato messo in croce, ha deciso di lasciare la leadership.

 

 

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