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Matteo Bassetti: "Ecco come aggirare l'Ema e usare i vaccini non ancora approvati come lo Sputnik"

Matteo Bassetti  

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C'è un modo per aggirare gli ostacoli burocratici e utilizzare i vaccini non ancora approvati dall'Ema. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova, lo spiega in una intervista a Il Giorno. Alla luce del fatto che abbiamo in Italia il produttore dello Sputnik in Italia ma non abbiamo l'ok dell'Europa, spiega il professore, "le soluzioni sono due. O l'Ema si dà una mossa e accelera le procedure, perché non siamo più in tempo di pace ma di guerra, quello che si faceva prima in un mese adesso si deve fare in due giorni...", oppure bisogna "passare dalla legge 648 del '96, che dà modo di utilizzare in Italia farmaci non ancora approvati, in caso di urgenza e necessità".

 

 

E sarebbe questo il caso. Anche perché "i dati pubblicati (sul vaccino russo, ndr) mi sembrano validi. Credo abbia tante caratteristiche per essere un buon vaccino. Non possiamo dire sia il migliore che c'è ma certo non è inferiore ai suoi simili, AstraZeneca o Johnson & Johnson". Il siero russo è passato al vaglio di 46 paesi, come ha sottolineato la Camera di Commercio italo-russa. "Lo stanno usando in tanti, penso a San Marino".  "Il problema è questo, abbiamo bisogno di vaccini e ne abbiamo bisogno subito", aggiunge.  "Quindi se c'è qualcuno in grado di produrlo da domani ben venga".

 

 

L'Agenzia europea dei medicinali andra in Russia ad aprile, ma forse sarà troppo tardi, come ha detto anche la  vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti. "Certo che bisogna anticipare, dev' essere domani. Ogni giorno che perdiamo, perdiamo vite. Guardiamo a cosa succede in Inghilterra, sono arrivati a 67 decessi in tutto. Mentre l'America permette ai vaccinati riunioni al chiuso senza mascherine e Israele ha riaperto i ristoranti". Insomma, "ci dobbiamo impegnare di più e avere più coraggio".

 

 

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